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calcio
Serie A

Pioli sfida i contestatori: "Giudicatemi sul campo"


milan stefano pioli


Il consueto profilo basso, ma anche tanto entusiasmo e la volontà di smentire gli scettici, in particolare i tifosi del Milan convinti che Stefano Pioli sia una scelta di secondo piano per la panchina rossonera.


Questo lo stato d'animo del tecnico emiliano durante la presentazione alla stampa avvenuta a Milanello alla presenza dell'intero staff dirigenziale, composto dall'ad Gazidis, dal ds Massara e dai responsabili dell'area tecnica Boban e Maldini.


"Sono stato chiamato da un grande club, che ha il dovere di lottare per raggiungere i risultati migliori - l'esordio dell'ex tecnico della Fiorentina - Il Milan è una buona squadra con giocatori giovani, ma che hanno un grande potenziale tecnico e fisico che ci può permettere di lottare con le migliori squadre del campionato. Giampaolo è un ottimo allenatore, ma è diverso da me. Il mio compito sarà far arrivare le mie idee il prima possibile ai ragazzi e creare una squadra unita. Il livello di partenza è buono".


Poche parole sulla fredda accoglienza dei tifosi: "Le critiche sui social? Non le ho lette, non uso i social, preferisco le persone che ti guardano negli occhi".


Pioli ha dribblato le domande su temi tattici: "Io mi adatto ai giocatori che ho, mi sento un insegnante. Ci sono le strutture e l'ambiente per fare bene, bisogna fare esplodere le qualità di questi ragazzi. Credo di poter fare un buon lavoro e che il mio calcio si adatti ai giocatori che ho a disposizione".


 

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