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per completezza di informazioni in questo articolo vi è riportata la risposta del Patron Moratti:
Massimo Moratti non trema di fronte alle notizie che arrivano dal Tribunale di Napoli, non trema di fronte alle parole dell’avvocato Prioreschi, difensore di Luciano Moggi, che annuncia il ritrovamento di tante telefonate all’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo non trascritte dagli investigatori, fra le quali ci sarebbero anche colloqui con lo stesso presidente nerazzurro e lo scomparso Giacinto Facchetti. "E’ incredibile. Di più, è ridicolo - il commento di Moratti, riportato dal quotidiano La Stampa -. Che tristezza, forse non si rendono conto di quello che è successo veramente". Al patron nerazzurro non interessa sottolineare che si parli di un pugno di telefonate in un mare di 171 mila intercettazioni. E neppure che a chiamare - a quanto sembra - fosse l’allora designatore. No, la sua è un’obiezione di fondo. "Guardi - si sfoga - è davvero roba da matti, una cosa incredibile, glielo dico sinceramente. Il punto che va chiarito è uno soltanto: so come ci siamo sempre comportati noi dell’Inter e ho letto come invece si comportavano gli altri. E’ tutto lì. La differenza è evidente, è emersa negli anni scorsi e non c’è altro da aggiungere".
Nessun timore, quindi, di quello che potrebbe emergere dalle nuove trascrizioni che potrebbero essere portate in aula in una delle prossime udienze del processo a Napoli? "Ma che vadano pure a sbobinare tutto quello che vogliono, non c’è alcun problema. Davvero qui arriviamo a situazione ridicole. C’è il tentativo di ribaltare la verità emersa e questo non è giusto".
Gli riferiscono poi quanto ha scritto ieri Libero: il giornale cita una telefonata del 10 gennaio 2005 in cui Bergamo chiede a Moratti chi preferirebbe avere tra Palanca e Gabriele come arbitro della sfida Inter-Bologna di Coppa Italia (poi finita 3-1) e si sente rispondere che non esistono preferenze. "Neppure mi ricordavo di questa conversazione", commenta il patron dell’Inter, "ma se è come dice, mi sembra di aver dato la risposta più giusta". Quindi l’affondo per spazzare dubbi sui suoi rapporti con i designatori: "Ho sempre avuto rispetto e non mi sono mai permesso di fare qualche cosa di irregolare, qualche passo oltre il consentito. Non scherziamo. Mi creda, possono dire e fare ciò che vogliono, ma sono assolutamente tranquillo. So qual è stato il mio comportamento e quindi che non c’è alcunché da temere".
Modificato da Bpv il 02/04/2010 10:45:45
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