PAGINA SQUADRA - WEST HAM IRONWORKS INFORMAZIONI GENERALINome Squadra: West Ham Ironworks Presidente: Rockmagna Punti Ranking: 5.200 Stadio: London Stadium Budget Squadra: 57 (agg. 29/07) CONFERMATI STAGIONE 2023/2024 - P - FABIANSKI (West Ham, 1 - 1)
- P -
- P -
- D - COUFAL (West Ham, 3 - 1)
- D - PEDRO PORRO (Tottenham, 10 - 3)
- D - LEWIS (Manchester City, Under 2004, 5 - 2)
- C - PAQUETA' (West Ham, 20 - 6)
- C - MOUNT (Manchester United, 27 - 8)
- C - ANDREY SANTOS (Chelsea, Under 2004, 7 - 2)
- A - GAKPO (Liverpool, 21 - 6)
- A - DIOGO JOTA (Liverpool, 23 - 7)
- A - MADUEKE (Chelsea, Under 2002, 13 - 4)
Acquisti del Team (della squadra di riferimento) - C - WARD-PROWSE (16/08/2023)
Acquisti da calciomercato estivo: - Timothy Castagne (D, Leicester) in cambio di Vestergaard (aprile 2021)
- Ilkay Gundogan (C, Manchester City) 30 crediti pagabili in 2 rate da 15 (21/05/21)
- Aaron Cresswell (D, West Ham) contropartita cessione Saka (24/05/21)
- Tomas Soucek (C, West Ham) contropartita cessione Saka (24/05/21)
- Emile Smith Rowe (C, Arsenal) contropartita cessione Saka (24/05/21)
- Callum Hudson-Odoi (A, Chelsea) Opzione a 0 se diventa A (24/05/21)
- Neal Maupay (A, Brighton) 10 crediti (31/08/21)
- Bernd Leno (P, Fulham) 10 crediti (22/07/23)
- Andrey Santos (C, Chelsea) scambio (26/07/23)
- Madueke, Chelsea) scambio (26/07/23)
- Lukasz Fabianski (P, West Ham) scambio (27/07/23)
Transfer List: - Ross Barkley (C, Aston Villa) ceduto all'Aston Villa Thunderstruck per 8 crediti (29/05/21)
- Emiliano Martinez (P, Aston Villa) ceduto al Norwich Canaries per 9 crediti (01/07/21)
- Luis Diaz (A, Liverpool) Ceduto al Brighton per 20 crediti + 15 crediti a gennaio (18/07/22)
- Andrew Robertson (D, Liverpool) Ceduto al Southampton per 20 crediti (20/07/22)
- Jarrod Bowen (A, West Ham) Ceduto ad Aston Villa per 10 crediti + 10 a gennaio * (20/07/22)
* 10 crediti pagati in data 04/09/2022 Comunicati Ufficiali del Team - 15 aprile 2021 / maggio 2021 - Acquisizione West Ham Picenum
- 3 giugno 2021 - Presentazione divise ufficiali per la stagione 21/22
- 17 gennaio 2022 - Presentazione del promettente attaccante Shoretire, classe 2004
- 2 febbraio 2022 - Presentazione del colpo del mercato invernale, Luis Diaz attaccante colombiano
- 23 maggio 2022 - Inizio mercato estivo, budget 85 milioni
- 20 luglio 2022 - Fine mercato estivo, budget 135 milioni + 30%
- 7 gennaio 2023 - Presentazione del colpo del mercato invernale, Cody Gakpo attaccante olandese
- 28 giugno 2023 - Ceduta la 2a chiamata Draft a Burnley (ex Southampton)
- 16 agosto 2023 - Presentazione del colpo di mercato estivo, Ward-Prowse nuovo centrocampista
INDICE PAGINA SQUADRA - ORGANIGRAMMA E STAFF SOCIETARIO
- STADIO
- PALMARES
- STATISTICHE E RECORD
- STORIA DEL CLUB
- LO STEMMA: SIGNIFICATO E STORIA
- MAGLIE UFFICIALI
- SOPRANNOMI
- RIVALITA'
- MASCOTTE UFFICIALE
1 - organigramma e staff societarioPresidente/Allenatore: Rockmagna Presidente Onorario: Geoff Hurst Amministratore Delegato e Direttore Generale: Rockmagna Direttore Sportivo: Paolo Giovannini Direttore Tecnico: Team Manager: Capo Osservatori: Alfredo Pedullà Preparatore Atletico: Paolo Slongo Preparatore dei portieri: Responsabile area medica: Emilio Magni Responsabile Fisioterapisti: Fabrizio Borra Responsabile Marketing e Comunicazione: Gianluigi Ballarani 2 - stadio Ubicazione: Queen Elizabeth, Olympic Park, London UK E20 2ST Inizio lavori: 22 maggio 2009 Inaugurazione: 6 maggio 2012 Costo: 486.000.000 sterline Proprietario: E20 Stadium, LLP Gestore: London Stadium 185 Ltd. Capienza: 60.000 persone Struttura: Ellittica in cemento armato Copertura: Totale Pista d'atletica: 400 m Materiale del terreno: GrassMaster e Mondotrack Dimensioni del terreno: 105 x 68 m 3 - PALMARES - F.A. CUP (1964, 1975, 1980)
- CHARITY SHIELD (1964)
- COPPA DELLE COPPE (1965)
- COPPA INTERTOTO (1999)
4 - STATISTICHE E RECORDVittoria più larga in campionato: 8-0 West Ham - Rotherham United (8 marzo 1958), e West Ham - Sunderland (19 ottobre 1968) Vittoria più larga in coppa: 10-0 West Ham - Bury (Football League Cup, 25 ottobre 1983) Sconfitta più larga: 2-8 West Ham – Blackburn Rovers (26 dicembre 1963) Vittorie di fila: 9 (dal 19 ottobre al 14 dicembre 1985) Pareggi di fila: 5 (dal 7 settembre al 5 ottobre 1968 - dal 15 ottobre al 1 novembre 2003 – dal 7 marzo al 24 marzo 2012 – dal 29 novembre al 26 dicembre 2015) Sconfitte di fila: 9 (dal 28 marzo al 29 agosto 1932) Partite con rete inviolata: 5 (dal 11 novembre al 9 dicembre 1922 – dal 29 settembre al 27 ottobre 1923 – dal 18 aprile al 8 maggio 1981 – dal 23 novembre al 21 dicembre 1985 – dal 26 dicembre 1990 al 19 gennaio 1991) Partite senza una vittoria: 17 (dal 31 gennaio al 21 agosto 1976) Partite senza pareggi: 29 (dal 14 dicembre 1929 al 13 gennaio 1930) Partite senza sconfitte: 27 (dal 27 dicembre 1980 al 10 ottobre 1981) Partite senza rete inviolata: 35 (dal 19 dicembre 1964 al 23 ottobre 1965) Partite senza goal segnati: 27 (dal 22 gennaio al 15 ottobre 1927 – dal 5 ottobre 1957 al 4 aprile 1958) Maggior numero di spettatori: 42.322 West Ham - Tottenham Hotspur (Division One, 17 ottobre 1970) Maggior numero di presenze in campionato: Billy Bonds, 793 Maggior numero di reti in campionato: Vic Watson, 326 5 - STORIA DEL CLUBLE ORIGINI La gloriosa storia del West Ham ha origini proletarie e vide la sua luce nel lontano 1895; David Foreman, capo del ramo cantieristico della Thames Iron Works, fece notare al padrone dell’azienda, Arnold Hills, che avere una squadra di calcio poteva non essere una cattiva idea dato che tale sport stava prendendo sempre più piede soprattutto tra i ceti bassi, con i quali Mr. Hills aveva avuto dispute interne alla fabbrica. L’idea piacque a Hills essendo una persona attenta al prossimo e dedita anima e corpo alla salute e benessere dei suoi operai a cui ridusse i carichi di lavoro dalle 12 alle 8 ore giornaliere. Così decise in data 29 Giugno 1895 di pubblicare sul giornale aziendale (“Thames Ironworks Gazzette”) “The importance of co-operation between workers and management“, un articolo nel quale, analizzata la situazione post-scioperi e agitazioni, propose tra le altre cose l’istituzione di una squadra di calcio aziendale che facesse da collante tra azienda stessa e operai, e della quale chi intendesse farne parte avrebbe dovuto contattare tal Francis Payne. Il dado era tratto e il West Ham nasceva in quel momento. La squadra, il Thames Ironworks Football Club, era finanziata dalle sottoscrizioni dei suoi giocatori/operai, circa 13 pence all’anno del loro salario, per poter pagare l’affitto del campo di Hermit Road, situato a Canning Town, e dai contributi dell’azienda. L'idea di Mr. Hills era creare un semplice svago per i suoi operai, mai avrebbe immaginato che sarebbe diventata una delle più amate squadre inglesi. Precursori delle partite sotto luci artificiali (con un sistema derivato dal lavoro in cantiere e una palla verniciata), vinsero al primo tentativo la West Ham Charity Cup. Era il 20 aprile 1896 e battereno 1-0 in finale il Barking Football Club. I problemi arrivarono dallo stadio nell'ottobre 1897 infatti al Thames Ironworks fu inflitto un avviso di sfratto dal terreno di Hermit Road. Il club aveva violato il loro contratto di locazione addebitando le tasse di ammissione e costruendo una recinzione perimetrale e un padiglione. La soluzione venne trovata quando Hills acquistò un pezzo di terra per 20.000 sterline sul quale sorgerà il Memorial Ground che sarà la casa della squadra fino al 1904. Nel 1898 si optò per il professionismo, il che stonava abbastanza con la filosofia di squadra, sostanzialmente un workers team, una squadra di lavoratori. Quindi si incentivò da parte della proprietà la ricerca di giocatori professionisti. Il Thames Ironworks FC vinse al primo tentativo la Southern League Second Division, guadagnando quindi la promozione in First, categoria mantenuta la stagione successiva vincendo lo spareggio salvezza (5-1) contro il Fulham. Si arriva così al 1900. Mr. Hills decise di rendere la società calcistica una public company, per raccogliere denaro da investire in altri progetti; i tifosi vennero così chiamati a raccolta, specie dai giornali locali, affinchè comprassero quote del club. Il Thames Ironworks F.C. fu quindi sciolto nel giugno del 1900 e un mese dopo, esattamente il 5 luglio, fu costituito il West Ham United. In quell'occasione fu deciso che i colori sociali fossero il bordeaux e l'azzurro. L'ERA SYD KING Nel 1902 la gestione passò ad uno dei simboli della squadra, Syd King, diventandone manager fino al 1932. Nel 1904 la squadra si trasferì in un nuovo impianto, chiamato originariamente “The Castle” e situato nella zona di Upton Park, est di Londra, che successivamente diventò Boleyn Ground perchè si dice che su quel terreno sorgesse un castello in cui Anna Bolena risiedette per un certo periodo, se non addirittura di sua proprietà. Di pari passo al nuovo stadio venne creato il nuovo stemma del club che riprese i martelli incrociati del Thames Ironworks, ma con sullo sfondo il Boleyn Castle; nasceva così uno degli stemmi emblema del calcio inglese. E’ facile anche intuire l’origine dei due soprannomi, Hammers e Irons. La maglia nel frattempo passò da un azzurro cielo con calzettoni amaranto ad amaranto con maniche azzurre, che tuttora rimane la divisa del West Ham. Fino alla fine della Grande Guerra il West Ham rimase in Southern League. Venne eletto per giocare in Football League solo nel 1919. Nel 1923, insieme alla promozione in Division One arrivò anche la prima finale di FA Cup contro il Bolton Wanderers, era il 28 aprile e venne disputata nel nuovo stadio di Wembley, inaugurato per l'occasione. Diverse testimonianze raccontano che alle 13:45 vennero chiusi i cancelli dello stadio perchè all'interno c'era già tantissima gente ma altrettanta ne rimase fuori e le forze dell'ordine riuscirono con difficoltà a contenerla finchè alle 14:15 la situazione degenerò. La folla abbattè le barriere ed entrò in maniera veemente nello stadio. Bisognava trovare una soluzione per allontanare tutta quella gente e così intervenne l'agente George Scorey con Billie, un cavallo bianco che divenne l'immagine simbolo di questa finale di FA Cup. Per l'intervento dell'animale l'orario venne posticipato. I dati ufficiali parlano di 126.047 spettatori ma la stima totale fu di almeno 250.000. Solo l'arrivo di Re Giorgio V cambiò la situazione e la folla incominciò a collaborare con le autorità. Raggiunto un ordine degno la partità iniziò con un'ora di ritardo. Dopo soli 10 minuti i tifosi aumentarono sempre di più invadendo il campo e nuovamente la polizia a cavallo e il buon Billie allontanarono buona parte della folla. Alla fine vinse 2-0 il Bolton e la partita passò alla storia come "White horse final" Sempre nello stesso anno, il 1° maggio 1923 il West Ham fu la prima squadra inglese ad andare a giocare una partita di calcio in Germania dopo la Prima Guerra Mondiale. Dopo la promozione Syd King instaurò un periodo di consolidamento per il West Ham in First Division, il cui momento clou fu la stagione 1926-1927 quando terminò al 6° posto in Division One. Gli anni ’20 segnarono anche un’altra tappa importante nella storia del West Ham: si iniziò infatti a cantare allo stadio, prima delle partite, una canzone che faceva da sottofondo a una pubblicità della Pears, marca di sapone, e che diventerà per tutti, e lo è ancora oggi, l’inno del West Ham: I'm forever blowing bubbles Con la rovinosa retrocessione al termine della stagione 1931-1932, Syd King venne allontanato dalla squadra ufficialmente il 3 gennaio del 1933; era la fine di un mito, del simbolo stesso del primo West Ham che la storia abbia mai conosciuto. King venne sostituito da Charlie Paynter, nel club ormai da diverse stagioni. IL DOPOGUERRA E GLI ANNI DELLE VITTORIE Il regno di Paynter al Boleyn Ground venne messo a dura prova dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale che decimò la squadra ma riuscì comunque a vincere la Football League War Cup nel 1940 battendo in finale il Blackburn con il punteggio di 1-0. Paynter rimase sulla panchina degli Hammers per 18 stagioni ritirandosi nel 1950 e venne sostituito da Ted Fenton, ex giocatore del club, ponendo le basi per la nascità della West Ham Academy, detta anche The Academy of Football, nata oltre che per una filosofia di fondo anche per esigenze economiche. Si creò così un gruppo di giocatori che passerà alla storia per il Cafe Cassateri, locale davanti al Boleyn Ground con cui Fenton raggiunse un accordo sui prezzi e sui pasti, facendolo diventare in qualche modo il locale ufficiale della squadra, dove i giocatori si riunivano per qualsiasi tipo di discussione, dalla tattica a discorsi più leggeri. Fenton condusse il West Ham alla promozione in First Division nel 1958, dopo un’opera di ristrutturazione del club che coinvolse come abbiamo visto l’academy, il Cassateri e la tattica stessa, affascinato com’era dal mito dell’Ungheria anni ’50. Fenton tracciò la strada che i futuri allenatori degli Hammers dovettero giocoforza seguire, e che portò grandi soddisfazioni al club. Ted Fenton venne sostituito nel 1962 da Ron Greenwood non prima di aver fatto esordire due giocatori provenienti da quell’Academy che tanto aveva incentivato: Geoff Hurst e Robert “Bobby” Moore. Greenwood raccolse i frutti di questo lavoro, andando a vincere il primo trofeo importante della storia del West Ham, la FA Cup del 1964, battendo in finale il Preston North End per 3-2, una vittoria che gli anglosassoni definirebbero dramatic visto che fu ottenuta all’ultimo minuto grazie a un goal di Ronnie Boyce. La conseguente partecipazione alla Coppa delle Coppe si rivelò un trionfo, e il 19 maggio 1965, davanti ai quasi 100.000 di Wembley il West Ham sconfisse 2-0 il Monaco 1860. Bobby Moore, capitano, in difesa, Martin Peters a centrocampo, Geoff Hurst in attacco: la spina dorsale di quel West Ham e della Nazionale inglese, che nello stesso anno in cui gli Hammers persero la finale di Coppa di Lega contro il W.B.A. andò a vincere il suo primo e unico Mondiale, in casa, proprio con protagonisti i tre prodotti della West Ham Academy. Ron Greenwood consolidò e anzi portò al massimo splendore il sistema di academy immaginato da Paynter e creato nella sostanza da Fenton. Durante il suo periodo da manager esordirono in prima squadra autentiche leggende Hammers, quali Billy Bonds, Trevor Brooking e Frank Lampard Sr. Greenwood rimase sulla panchina degli Hammers fino al 1974 e al suo posto subentrò John Lyall, prodotto anch’esso della società, un'Academy che insomma si estendeva anche agli allenatori. Nella sua prima stagione alla guida del club, 1974/1975, Lyall mise in bacheca una FA Cup (3-0 al Fulham di Bobby Moore, i casi della vita), mentre l’anno successivo arrivò alla finale di Coppa delle Coppe persa però contro l’Anderlecht (2-4). Insomma un avvio eccezionale ben presto però offuscato dalla retrocessione arrivata nel 1978. Lyall non venne licenziato, scelta anche questa volta azzecatissima visto che due anni più tardi nel 1980 arrivò un’altra FA Cup (1-0 all’Arsenal, goal di Trevor Brooking) mentre il club era ancora in Second Division, fatto che da allora non si è mai più ripetuto. Una finale di Coppa di Lega (1-2 al replay contro il Liverpool) nel 1981 e un terzo posto nel 1986, il più alto piazzamento nella storia degli Hammers, furono gli ultimi sussulti di Lyall, che perse il posto nel 1989 a seguito di un’altra, stavolta fatale, retrocessione. GLI ANNI '90 E IL NUOVO MILLENNIO Iniziò un periodo in cui il West Ham, prima sotto la guida di Lou Macari e in seguito di Billy Bonds, fece su e giù tra First e Second Division (che divenne First in seguito alla nascita della Premier League); finalmente gli Hammers poterono esordire in Premier nel 1993, a seguito della seconda promozione in tre anni. Bonds venne sostituito a sua volta, nel 1994, da Harry Redknapp che rimase in carica fino al 2001. Il periodo di Redknapp, oltre ad alcuni risultati eccellenti come il quinto posto del 1998/99, è contraddistinto dal modo di costruire la squadra, che portò ad alcuni trasferimenti – taluni record – per giocatori di un certo valore (Hartson, Kitson, Lomas, Sinclair, Di Canio etc.) senza tuttavia dimenticare il vivaio, che produsse dapprima Frank Lampard Jr e Rio Ferdinand (oltre a John Terry, che però passò presto al Chelsea) e in seguito Michael Carrick e Joe Cole, tutti elementi che arriveranno a vestire la maglia della Nazionale ma che poco contribuiranno alle fortune del club, a differenza dei loro illustri predecessori usciti dalla West Ham Academy. Nella stagione 2000-2001 il West Ham finì al quindicesimo posto, la peggior prestazione sulla panchina degli Hammers, ma prima dell'ultima di campionato Redknapp lasciò il posto di allenatore probabilmente dopo una lite con il Presidente riguardante i fondi disponibili per l'acquisizione di nuovi giocatori. Negli anni seguenti una serie di manager si susseguì sulla panchina degli Hammers, Glenn Roeder, Alan Pardew e Alan Curbishley. Proprio Pardew (che aveva ottenuto precedentemente la promozione in Premier League dopo un’altra retrocessione) portò il West Ham alla finale di FA Cup del 2006, persa ai rigori contro il Liverpool. Il 26 novembre 2006 il club venne acquistato da un consorzio islandese capeggiato dall'imprenditore Eggert Magnusson, che dopo appena due settimane decise di esonerare Pardew. Il posto di allenatore venne dato all'ex giocatore del West Ham Alan Curbishley. Il resto è storia recente. La proprietà islandese che quasi è costata il fallimento al West Ham, il caos dell’affare-Tevez (acquistato insieme a Mascherano) con relativa causa promossa dallo Sheffield United retrocesso al posto degli Hammers, le stagioni di Alan Curbishley e quella di Gianfranco Zola, fino alla nuova retrocessione avvenuta con Avram Grant alla guida nella stagione 2010-2011. La stagione successiva sancì il ritorno in Premier League, sotto la guida di “Big” Sam Allardyce, con la vittoria 2-1 nella finale playoff contro il Blackpool. La stagione 2016-2017 vide due grandi novità. Lo stadio che ospita le partite casalinghe del West Ham non fu più lo storico Boleyn Ground ad Upton Park, ma il London Stadium inaugurato nel 2012 in occasione dei Giochi Olimpici. Inoltre si tornò ad uno stemma contenente solo i due martelli incrociati e la scritta "West Ham United - London" LA MLFF E LA GESTIONE ROCKMAGNA Dopo l'ennesimo cambio societario, prima alla CB Holding, poi a due imprenditori inglesi, David Gold e David Sullivan, e un'altra serie di cambi in panchina, il West Ham cambia nuovamente pelle e nel 2019 entra a far parte della Lega inglese MLFF (Major League Fantasy Football). La nuova società diretta da Piceno cambia il nome della squadra in West Ham Picenum ma non riesce ad ottenere i risultati sperati finendo in due stagioni nei bassifondi della classifica. Il 2021 è l'anno della svolta infatti il miliardiario e filantropo italiano appassionato di calcio inglese, Rockmagna, rileva la gloriosa società sportiva dell'east end londinese riportando in auge lo storico primo nome; la nuova squadra si chiamerà West Ham Ironworks Football Club, in onore del fondatore della società, Arnold Hills. Nonostante una situazione finanziaria difficile, il nuovo proprietario fa un regalo ai tifosi piazzando subito un colpo di mercato di rilievo, il centrocampista Ilkay Gundogan. 6 - LO STEMMA: SIGNIFICATO E STORIALo stemma originale era basato sulla bandiera del Regno Unito. Fu solo nel 1923 che la squadra adottò un logo con i due martelli incrociati che sono stati presenti sulla maglia da allora. L’emblema dei martelli è stato ispirato dal soprannome della squadra derivato dai martelli utilizzati dai costruttori navali. Da allora, il logo del West Ham ha subito una serie di 17 trasformazioni. Hanno coinvolto sia la forma che, in misura minore, la combinazione di colori. 7 - MAGLIE UFFICIALI La 1a maglia, targata Umbro, è tradizionalmente bordeaux con maniche e girocollo celeste. Loghi celesti ad esclusione del main sponsor "Hard Rock Cafe" che è in nero. Lo stemma societario è bicolore con all'interno il nuovo nome della squadra in bianco. Il retro è bordeaux e presenta in basso la scritta "The Hammers" in celeste, in alto in giallo i martelli incrociati. La 2a maglia, che verrà indossata principalmente nelle trasferte, si ispira al periodo d'oro nella storia del club. Di colore celeste si distingue per delle bande orizzontali bordeaux che scorrono sulla parte frontale e proseguono sul retro. Colletto a girocollo di colore bordeaux. Tutti i loghi presenti sono di colore nero compresa la scritta "The Hammers" sul retro della maglia. La 3a maglia, che verrà indossata durante le partite di FFAC Cup, è interamente di un blu navy molto scuro. La scelta cromatica comprende anche il main sponsor Hard Rock Cafe ed il doppio diamante di Umbro, che ha intelligentemente scelto di renderla il più fedele ed elegante possibile rispettando la storia della prima divisa storica indossata dal club. Lo stemma societario perciò non sarà più quello recente con i martelli incrociati, bensì una Union Jack a colori tradizionali come lo stemma storico del Thames Ironworks FC, decorata con l’acronimo WHI FC (West Ham Ironworks FC). MAGLIA PORTIERI HOME La nuova maglia dei portieri è arancione fluo con loghi in bianco e main sponsor in nero. Sul retro in basso la scritta "The Hammers" di colore bianco. MAGLIA PORTIERI AWAY La nuova maglia dei portieri è verde fluo con loghi in bianco e main sponsor in nero. Sul retro in basso la scritta "The Hammers" di colore bianco. 8 - SOPRANNOMIIl soprannome Hammers deriva dal nome del club oltre che dai martelli incrociati rappresentati nello stemma della squadra. I mezzi di informazione si riferiscono ai giocatori definendoli Hammers anche se ai tifosi sembra piacere di più l'altro soprannome, Irons. Quest'ultimo nickname deriva dal primo nome della squadra, Thames Ironworks FC. Il West Ham è noto anche come l'Accademia del Football, grazie alla grande reputazione che il suo settore giovanile ha saputo costruirsi negli anni e allo stile di gioco fluido che la squadra ha sempre praticato. Il soprannome fu dato al club dalla stampa negli anni sessanta. 9 - RIVALITA'Millwall - West Ham. Poco blasonato ma molto sentito, il derby tra queste due squadre divenne famoso per l’estrema violenza dei suoi hooligans, specie quelli del Millwall. Anche il grande schermo ha preso spunto da questa rivalità, come testimonia il film Hooligans (2005). Il derby si è giocato poco poiché le due squadre hanno spesso militato in serie diverse. Da una parte l’InterCity Firm del West Ham (I ragazzi che la formano prendono il nome dai treni regionali che utilizzano per le trasferte, preferiti di gran lunga ai convogli speciali organizzati dalle forze dell’ordine), dall’altra i Millwall Bushwackers, il cui coro più famoso è “No one like us we don’t care”- nessuno ci apprezza ma non ce ne frega niente”. I tifosi di West Ham e Millwall si sono reciprocamente odiati per decenni e quest'odio è spesso culminato con delle vere e proprie guerriglie tra le bande hooligan più accese in particolare negli anni '70 e '80. Quella che era cominciata come una fiera rivalità tra una squadra di costruttori di navi e una di operai portuali si è trasformata in aperta ostilità durante lo Sciopero Generale del maggio 1926. In quell'occasione, tutti gli operai dei Royal Docks, sulla sponda nord del Tamigi – ossia la zona del West Ham – fecero sciopero, mentre i portuali dei Millwall Docks e del porto del Surrey continuarono a lavorare. Quel conflitto tra operai in sciopero e crumiri si trasferì sui campi da calcio, infiammando la rivalità tra le due squadre. West Ham - Arsenal/Chelsea/Tottenham. Rivalità accese ma non sentite tanto quanto il derby contro il Millwall. Queste gare sono comunque veri e propri derby vista la frequenza con cui vengono giocati. 10 - MASCOTTE UFFICIALE "Quando un fulmine colpì la Iron Works, nacque un potente guerriero di ferro di nome Hammerhead". "Forte come il ferro, veloce come Billy Bonds e benedetto dai goal prodigiosi di Vic Watson, alcuni dicono che Hammerhead era un tempo un costruttore navale alla Thames Iron Works, mentre altri dicono che è un cavaliere dello storico Castello di Boleyn."
Modificato da Rockmagna il 18/08/2023 12:15:46
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