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8° giornata
Niente cambia lassù in cima, vincono le prime della classe. La Juve continua le prove di una fuga con un filotto di otto vittorie in campionato, Inter e Milan passano di misura le prove dell’Udinese e del Palermo, mentre la Fiorentina si afferma come quarta forza del campionato.
Messina – Ascoli 1 – 1
Messina – voto 6 – La sorpresa Messina ammirata nella scorsa stagione rimane impacchettata, passa in vantaggio con Zampagna e si fa riprendere nei minuti di recupero. Vincono solo per le testate dove solo Zampagna e D’Agostino portano a casa un triste primato. NERVOSA
Ascoli – voto 6 – Alzi la mano chi s’immaginava un Ascoli a centroclassifica. Ripescati in extremis nella massima serie, dimostrano umiltà e concretezza con quel pizzico di fortuna che talvolta fa la differenza, questa settimana grazie a Comotto. INASPETTATA
Fiorentina – Parma 4 – 1
Fiorentina – voto 8.5 – I viola entrano prepotentemente in zona Champions, Toni sale in cima alla classifica dei cannonieri, facendo la gioia dei suoi possessori e confermando con una tripletta perchè un biglietto per la Germania è già suo. Intanto Fiore chiama ancora Lippi, chissà se troverà ancora la segreteria? ROBOANTE
Parma – voto 3 – Grella rimedia con un gol della bandiera che non serve a coprire le magagne dei ducali, assente Morfeo, e con un Corradi combattivo ma sterile in fatto di gol, la squadra decimata non può far fronte ad una fiorentina cosi ben organizzata anche a causa di continue amnesie difensive. Sarà meglio che Sanz allarghi i cordoni della borsa per gennaio soprattutto per il reparto arretrato, mentre la panchina di Beretta traballa e non poco. PIALLATA
Chievo – Cagliari 2 – 1
Chievo – voto 7 – A Verona ringrazieranno l’infortunio di Cossato, un infortunio che ha acconsentito di portare alla ribalta l’unica vera sorpresa di questo campionato lo strepitoso Obinna che arrotonda il risultato dopo il gol del “vecchio” D’Anna.La cura Pillon funziona. RITROVATA
Cagliari – voto 5 – Solo il Treviso sta facendo peggio, il gol allo scadere di Suazo è solo una magra consolazione. Esposito sembra il fantasma del bel giocatore ammirato lo scorso anno. Una squadra orfana di quel Zola che ne era motore e benzina. ABBANDONATA
Lecce – Juventus 0 - 3
Lecce – voto 5 – Nessuno si aspettava una prestazione sontuosa dei pugliesi, un pareggio sarebbe stato colto come una vittoria dal popolo anti-juventino. Il Lecce Zemaniano pare soltanto un ricordo che fa tanto amarcord. SPARRING PARTNER
Juventus – voto 8.5 – Primo posto, primo gol per un Ibrahimovic che era ancora a secco, arrivano anche i gol di Mutu e Zalayeta. Capello non brilla certo in simpatia, sarà perché vince e la sua Juve in campionato fin’ora non ha fatto null’altro. LETALE
Treviso – Empoli 1 - 2
Treviso – voto 5 – L’unica nota positiva di questo Treviso è quel Fava a segno due volte nelle ultime due giornate. L’ultimo posto in classifica da quanto visto è meritatissimo. MAGLIA NERA
Empoli – voto 7.5 – Dopo un brutto avvio di campionato l’Empoli ha finalmente trovato il proprio equilibrio, Almiron s’impone alle cronache come ottimo investimento, mentre Tavano stupisce con un assist al bacio e un gol che lo portano a quota 6 nella classifica dei marcatori grazie al suo destro a giro infallibile.Ormai andare a Empoli sarà un problema per tutte le big. ARMA LETALE
Udinese – Inter 0 - 1
Udinese – voto 5 – Si vede che la Champions toglie energie preziose ai friulani, De Sanctis fa gli straordinari per non rendere lo score più negativo di quello che già è. Per il resto si è visto davvero poco di bello dai friulani. SPOSSATA
Inter – voto 7 – All’infortunio di Stanckovic si aggiunge quello dell’Imperatore. Cruz fa il Vice-Re, Figo furoreggia, mentre Veron là dietro crea e ribadisce di essere il vero giocatore indispendabile dei nerazzurri. COMPATTA
Milan – Palermo 2 - 1
Milan – voto 7 – Soffrendo, a fatica il Milan conquista tre punti pesantissimi. All’assenza di Sheva e alla pochezza di Gilardino e Vieri, supplisce uno dei due ferri da Stiro di Gattuso che fabbrica una palombella vincente oltre al primo centro di Super Pippo dopo 19 mesi di digiuno. REDIVIVO
Palermo – voto 6.5 – Passa in vantaggio con un’azione corale Grosso-Makinwa-Caracciolo. Il gol dell’Airone non basta, il Palermo tiene il campo e dimostra di essere una squadra di rango nonostante la sconfitta e si candida grazie al bel gioco per un posto in Champions. TENACE
Sampdoria – Siena 3 - 3
Sampdoria – voto 6.5 – La Sampdoria di quest’anno non ha ancora trovato il proprio equilibrio, molto più vulnerabile in difesa rispetto alla scorsa stagione, supplisce grazie alla concretezza in fase offensiva. Una doppietta di Volpi e il rigore di Flachi (ingiustamente espulso) regalano un pareggio che si concretizza solo a tempo scaduto.Grazie san culovic.DISTRATTA
Siena – voto 8 – L’altra protagonista di questa bellissima partita insegue e raggiunge, insegue e raggiunge di nuovo per poi passare in vantaggio ma solo per farsi riprendere allo scadere. A segno Vergassola e i sempreverdi Locatelli e Chiesa, quest’ultimo al 134° centro in serie A è il giocatore più prolifico in attività. QUEI TERRIBILI VECCHIETTI
Livorno – Reggina 1 - 0
Livorno – voto 6.5 – Ridotti in 10 per un’ora cercano la vittoria con tenacia, nel derby fra squadre amaranto, e fra i fratelli Lucarelli, vincono grazie al Lucarelli buono. GRANITICA
Reggina – voto 5 – Guardinga e prudente, forse anche troppo, non approfitta di una superiorità numerica che per oltre un’ora ha costituito un indubbio vantaggio per i calabresi.La sconfitta si concretizza solo nelle battute conclusive ed è cosa giusta. MATERASSO
Roma – Lazio 1-1
Roma – voto 5,5 – La cura Spalletti non funziona ancora. Gli unici acuti li procura il pupone con un tiro rasoterra e un gol che, a mio giudizio, ci fosse stato Peruzzi, non sarebbe mai entrato. Poca fantasia, poca concretezza e la difesa non da molta sicurezza. Prova decisamente opaca. ALLE CORDE
Lazio – voto 6+ - Di sicuro sulla carta a minor tasso tecnico della Roma ma questo Delio Rossi sembra un allenatore che sa motivare una squadra e quando non c’è lui in campo ci pensa capitan Di canio. La Lazio non molla mai e ha il merito di crederci più della Roma e il risultato è un prodigio di testa di Rocchi che fissa il risultato. OPERAIA
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