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Per Alessandro, facciamo chiarezza su rete4...
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Per Alessandro, facciamo chiarezza su rete4...

Autore: hugo.goal -
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Gaeta

metto i primi due commenti un pò più dettagliati sulla questione rete4 - italia 7... così Alessandro può leggere e capire dove sta la verità, anche perchè sul punto c'è stata molta disinformazione... soprattutto proveniente da parti politiche interessate a far si che rete 4 potesse essere una spina nel fianco di Berlusconi... QUESTI SONO I COMMENTI E LE SPIEGAZIONI DELLA SENTENZA UE... LEGGENDO IL TITOLO E SAPENDO L'EPILOGO SI PUO' COMPRENDERE LA DINFORMAZIONE IN CUI VIVIAMO.... Ue, bocciate frequenze di Rete4 "Contrarie a diritto comunitario" Ma da Mediaset si affrettano a sottolineare: "Nessun rischio per la nostra emittente" BRUXELLES - L'Europa boccia Rete 4 e promuove Europa 7. Secondo i giudici della Corte di giustizia Ue del Lussemburgo il regime italiano di assegnazione delle frequenze per le attività di trasmissione radiotelevisiva "è contrario al diritto comunitario", afferma i magistrati, confermando le conclusioni dell'avvocato generale. A questo punto Retequattro potrebbe essere costretta a migrare sul satellite per lasciare spazio all'emittente di Francesco Di Stefano impegnata da anni in una guerra legale per vedersi riconoscere il diritto a trasmettere via etere su scala nazionale. Ma da Cologno monzese si affrettano a sottolineare: "Nessun rischio per Retequattro". Per la Corte di giustizia Ue il regime italiano "non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi e non segue criteri di selezione obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati". Nella sentenza si ricorda che Centro Europa7 srl, è una società attiva nel settore delle trasmissioni radiotelevisive e che nel 1999 ha ottenuto dalle autorità italiane un'autorizzazione a trasmettere a livello nazionale in tecnica analogica, ma non è mai stata in grado di trasmettere perché non sono mai state assegnate le radiofrequenze. Di qui la domanda di Europa7 di accertare il diritto ad ottenere l'assegnazione di frequenze, nonché il risarcimento del danno subito. Risultato: venne respinta dal giudice amministrativo. Il consiglio di Stato, dinanzi al quale la causa pende attualmente, ha così chiesto alla Corte di giustizia delle comunità europee l'interpretazione delle disposizioni di diritto comunitario relative ai criteri di assegnazione di radiofrequenze al fine di operare sul mercato delle trasmissioni radiotelevisive. Il giudice del rinvio "sottolinea che in Italia il piano nazionale di assegnazione delle frequenze non è mai stato attuato per ragioni essenzialmente normative, che hanno consentito agli occupanti di fatto delle frequenze di continuare le loro trasmissioni, nonostante i diritti dei nuovi titolari di concessioni". Le leggi che si sono succedute, che hanno perpetuato un regime transitorio, "hanno avuto l'effetto di non liberare le frequenze destinate ad essere assegnate ai titolari di concessioni in tecnica analogica e di impedire ad altri operatori di partecipare alla sperimentazione della televisione digitale". Dunque per capire come si è arrivati fino a qui bisogna fare un salto indietro nel tempo e tornare al 1997 quando la legge Maccanico ha recepito una sentenza della Corte costituzionale secondo cui la precedente legge Mammì non era in grado di combattere le posizioni dominanti e, di conseguenza, non difendeva il pluralismo dei media. Sono così stati introdotti nuovi limiti alla concentrazione nel mercato televisivo in base ai quali nessun soggetto poteva detenere una soglia superiore al 20% delle reti nazionali. Chi superava questo tetto avrebbe dovuto liberare le frequenze per trasmettere in analogico, per intenderci la televisione tradizionale, facendo spazio ai vincitori della gara che si sarebbe tenuta due anni dopo. E proprio Europa 7 nel 1999, vincendo quella gara, ottenne la concessione a trasmettere in tutta Italia. Con un corollario non da poco: Retequattro avrebbe dovuto cedere le sue frequenze e traslocare sul satellite. Di Stefano, però, non ha mai ricevuto le frequenze. E nel frattempo, una serie di leggi e decisioni giudiziarie hanno permesso a Retequattro di proseguire le sue trasmissioni. Ignorando, peraltro, una sentenza del 2002 della Corte costituzionale - secondo cui il termine ultimo per sgomberare l'etere era il 31 dicembre 2003 - la legge Gasparri firmata dal governo Berlusconi ha permesso a chi era di troppo di rimanere al suo posto. A questo punto Europa 7 si è rivolta al Tar, che però ha negato le sue ragioni. Ed eccoci ai giorni nostri, con Di Stefano che ha impugnato la sentenza del Tar di fronte al Consiglio di Stato che, a sua volta, ha rivolto alla Corte di giustizia della Ue una serie di quesiti "pregiudiziali" per capire se ci sia stata una violazione delle regole comunitarie. E la corte europea rileva che l'applicazione in successione dei regimi transitori strutturati dalla normativa nazionale a favore delle reti esistenti "ha avuto l'effetto di impedire l'accesso al mercato degli operatori privi di radiofrequenze". Questo effetto restrittivo "è stato consolidato dall'autorizzazione generale, a favore delle sole reti esistenti, ad operare sul mercato dei servizi radiotrasmessi". Tali regimi inoltre hanno avuto l'effetto "di cristallizzare le strutture del mercato nazionale e di proteggere la posizione degli operatori nazionali già attivi su detto mercato". Il limite al numero degli operatori sul territorio nazionale, potrebbe essere giustificato da obiettivi d'interesse generale, ma - come stabilisce il nuovo quadro normativo comune per i servizi di comunicazione elettronica - "dovrebbe essere organizzato sulla base di criteri obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati". La conclusione delle corte è che "l'assegnazione in esclusiva e senza limiti di tempo delle frequenze ad un numero limitato di operatori esistenti, senza tener conto dei criteri citati, è contraria ai principi del trattato sulla libera prestazione dei servizi". A questo punto il Consiglio di Stato si dovrà conformare alla sentenza Ue annullando tutto quello che è contrario alle norme comunitarie, vedi la Gasparri (già silurata da Bruxelles per altri aspetti), e assicurandosi che il ministero delle Comunicazioni provveda alla sanatoria spostando Retequattro sul digitale. Ma dal gruppo fondato da Silvio Berlusconi si affrettano a far sapere che la sentenza della Corte di giustizia Ue "non può comportare alcuna conseguenza sull'utilizzo delle frequenze nella disponibilità delle reti Mediaset, inclusa ovviamente Retequattro". Secondo l'azienda di Cologno Monzese, "il giudizio cui la sentenza si riferisce riguarda infatti esclusivamente una domanda di risarcimento danni proposta da Europa 7 contro lo stato italiano e non può concludersi in alcun modo con pronunce relative al futuro uso delle frequenze", prosegue il gruppo di Cologno riservandosi "ogni commento all'esito della lettura" della sentenza. "Quanto all'insinuazione che Retequattro occuperebbe indebitamente spazi trasmissivi a danno di Europa 7", aggiunge, "Mediaset ribadisce che Retequattro è pienamente legittimata all'utilizzo delle frequenze su cui opera. Quindi nessun rischio". (31 gennaio 2008) ndro può leggere e capire dove sta la verità, anche perchè sul punto c'è stata molta disinformazione... soprattutto proveniente da parti politiche interessate a far si che rete 4 potesse essere una spina nel fianco di Berlusconi...

Autore: hugo.goal -
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Gaeta

E QUESTI SONO I COMMENTI EFFETTUATI DOPO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO CHE RESPINGE IL RICORSO DI ITALIA 7 E CHE AFFERMA IL DIRITTO DI RETE 4 A TRASMETTERE Rete4 può continuare a trasmettere Cons.Stato: Europa7,governo si pronunci Il governo deve pronunciarsi nuovamente sulla richiesta di Europa 7 di avere delle frequenze "anche in applicazione della sentenza della Corte di giustizia" europea. Lo afferma il Consiglio di Stato che però ha anche stabilito inequivocabilmente che Rete 4 può continuare a trasmettere in ambito nazionale, aggiungono i giudici di palazzo Spada. Il Consiglio di Stato ha dichiarato infatti inammissibile il ricorso presentato da Europa7 contro ministero delle Comunicazioni e Rti (Mediaset) in cui si chiedeva la sospensione dell'autorizzazione a trasmettere per Rete4. Si tratta di uno dei passaggi più importanti della decisione resa nota oggi della Suprema magistratura amministrativa, che ha invece chiesto al ministero dello Sviluppo economico (che ha ereditato le competenze delle Comunicazioni) di pronunciarsi nuovamente sulla richiesta di frequenze di Europa7 e ha invece rinviato a dicembre una sua decisione su un possibile risarcimento dei danni. Il Consiglio di Stato quindi toglie Rete4 dalla contesa di Europa7, che nel '99 ricevette dallo Stato una licenza a trasmettere come Tv nazionale ma non ebbe le frequenze necessarie. Il Collegio si riserva di decidere in via definitiva, nell'udienza del prossimo 16 dicembre, sul ricorso con cui Europa 7 chiede il risarcimento del danno e l'assegnazione delle frequenze. "Europa 7 non ha nessun diritto alle frequenze di Rete 4", ha detto il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri prima di partecipare a un incontro nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento. "Casomai Europa 7 potrebbe - in un'istruttoria che durerà da qui al 15 ottobre - avere diritto eventualmente a un risarcimento la cui entità dovrà essere valutata dal Consiglio di Stato e dal ministero". Per il presidente di Mediaset, il Consiglio di Stato si è limitato a dire che bisogna applicare la sentenza comunitaria, sentenza che non obbliga Rete 4 a restituire le frequenze. "Non c'è nessuna ombra sulla legittimità delle frequenze di Rete 4", ha concluso. E' invece "dovere del governo intervenire immediatamente sulla questione della redistribuzione delle frequenze televisive, secondo quanto stabilito dal Tribunali nazionale e da quello comunitario che, nel merito, hanno confermato la sostanza di quanto sostenuto dall'opposizione nella dialettica parlamentare degli ultimi giorni" per Giovanna Melandri, ministro della Comunicazione nel governo ombra del Pd. "Ora la maggioranza ed il governo hanno la possibilita' - aggiunge la Melandri - di cominciare a risolvere nei fatti la questione della scarsa pluralita' e della libera concorrenza all'interno del sistema radiotelevisivo nazionale".

Autore: 21alessandro83 -
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mi dici quali sono le tue fonti?!?io cito wikipedia e nn dice esattamente la stessa cosa : http://it.wikipedia.org/wiki/Lodo_Retequattro e nn credo wikipedia sia d parte...

Autore: perez1991 -
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anche io ho avuto altre fonti, sul link che avevo scrito nella discussione precedente.

Autore: hugo.goal -
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Gaeta

Le mie fonti sono le prime due pagine su internet che parlano dell'argomento, cerca su google... cmq mi pare un commento del Tg5 e non so di che altro giornale... fatto sta che la sentenza del consiglio di stato è stat pubblicata... e una sentenza è una sentenza... non è schierata... wikipedia è una enciclopedia scritta e modificata da chiunque ne abbia interesse, quindi, può tranquillamente essere schierata... comunque la sentenza del consiglio di stato ha detto chiaramente che rete4 è legale...

Autore: psssssssss83 -
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cagliari

hugo il consiglio d stato ha respinto il ricorso di europa 7 solo xke il ricorso è stato presentato in ritardo!ma la corte costituzionale europea ha dichiarato la trasmissione rete 4 illegale e ha condannato lo stato italia a pagare la multa...cmq aspettiamo pow che è il suo forte visto che lo studia e t spieghera tutto per benino...

Autore: lorcavenere -
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hogo sei un disgraziato! mi hai fatto leggere tutto e mi è venuto pure il mal di testa! E alla fine manco niente hanno risolto...

Autore: The Power -
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Hugo hughetto tu che sei un avvocato sai molto meglio di me che significato hanno le parole. é vero rete 4 trasmette legalmente, ma in regime provvisorio il che non significa che questo rispetti tutte le regole, il ministro dello sviluppo economico, a cui se non sbaglio è stata devoluta la competenza per le comunicazioni, non ha fatto nulla in merito, come invece impone la corte di giustizia europea e il consiglio di stato. Perchè è da chiarire, il consiglio di stato ha rigettato il ricorso di europa 7 semplicemente perchè per i provvedimenti amministrativi il tempo per presentare il ricorso è di 60 giorni. Europa 7 ha sforato quei tempi, nel merito il consiglio di stato gli ha detto che le varie giustificazione per il ritardo non erano ammissibili. Ha dichiarato anche che il togliere rete 4 dalle frequenze analogiche non comporterebbe automaticamente la concessione a europa 7, in quanto questa è competenza del ministro interessato. Ma non ha detto che rete 4 deve continuare a trasmettere anzi tutt'altro, invita il governo ad allinearsi alla sentenza europea. Dice solo che i regimi provvisori hanno autorizzato a trasmettere rete 4 e che purtroppo il mancato rispetto di una sentenza europea non comporta di per se la nullità dell'atto. Basta sapere solo che gasparri ha creato uno schifo di legge, quella che istituisce il sic, dove piazza tutte le fonti di comunicazioni, che vanno ben al di là delle semplici televisioni. Perchè ha fatto questo?? semplice per aggirare il limite dei tetti per le pubblicità, includendo tutto i mezzi di informazione il limite si ampia a dismisura e così mediaset non infrange le regole. Poi ci si chiede perchè è stato istituito il digitale terrestre?? Semplice per non avere problemi si è allargato il numero di frequenze, così si dice tutti possono trasmettere e non c'è più l'obbligo di autorizzazione e conseguente concessione per trasmettere. Quindi? beh quindi rete quattro viene salvata... Hugo per piacere solo una cosa non diciamo che è la sinistra a disinformare, vedi bene chi ha più mezzi di comunicazione in mano e poi si può parlare di chi fa chi e cosa. Sentenza consiglio di stato

Autore: uribe -
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modena

Andrebbe chiusa se non altro per la scarsa programmazione che fa! A parte tutto, Fede non possiamo mandarlo su satellite, già ci sono pochi programmi comici divertenti in giro. E poi i bellissimi? Er Monnezza alla 65 replica dove lo mettiamo? lasciate vivere rete4, oscurate piuttosto Canale 5. E magari anche Rai 1, o Rai2 a scelta.

Autore: perez1991 -
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Siccome sulla tv libera non si possono avere più di 2 tv private dello stesso proprietario, mediaset era, già nel 1994, fuori legge. Una sentenza, richiamata per ben 2 volte, nel 1994 e nel 2002, pone un termine NON DA RAGIONE a rete 4: 31 dicembre 2003. Entro questa data rete 4 doveva trasferirsi sul satellite, lasciando libero il segnale ad europa 7 (vero propietario). Peccato che questo avrebbe conportato una grave perdita di ricavati pubblicitari per il nostro premier ben sapendo che la tv di pubblico dominio ha molti più spettatori del satellite.

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