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Medaglia "Cinese" da restituire per L'Italia...
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Medaglia "Cinese" da restituire per L'Italia...

Autore: MaurizioCiccio -
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GameMaster

MILANO (Reuters) - La medaglia d'argento del ciclismo Davide Rebellin è risultato positivo ad un test antidoping realizzato su campioni prevelati all'Olimpiadi di Pechino 2008. Lo ha confermato oggi il Coni, dopo che ieri il Cio aveva annunciato che sei atleti partecipanti ai Giochi olimpici, tra cui un italiano, erano risultati positivi a nuovi test antidoping sul Cera (attivatore dei recettori dell'eritropoiesi continua), nuova generazione dell'Epo, sostanza vietata. Rebellin, 37 anni, è arrivato dietro allo spagnolo Samuel Sanchez a Pechino e davanti alla medaglia di bronzo Fabian Cancellara. Il corridore della Serramenti Diquigiovanni ha vinto all'inizio del mese la classica Freccia Vallone per la terza volta. Il Cio ha spiegato ieri sera che l'ultimo round di test, che è iniziato a gennaio, ha riguardato soprattutto eventi di durata nel ciclismo, canottaggio, nuoto e atletica, ha spiegato ancora il comitato. "Questi erano i campioni A. Gli atleti in questione ora possono chiedere di essere presenti all'apertura dei loro campioni B", ha spiegato a Reuters un funzionario del Cio, senza fornire ulteriori dettagli sugli atleti coinvolti. Il Coni ha aggiunto di aver trasmesso gli atti alla procura antidoping per quanto di sua competenza, ricordando che gli atleti, i tecnici, i medici e quanti facevano parte della missione italiana a Pechino 2008 "hanno firmato un giuramento col quale si impegnavano a rifiutare e a non sottoporsi a qualsiasi pratica illecita in violazione del regolamento Antidoping della Wada. Tale dichiarazione è stata regolarmente sottoscritta anche dall'atleta risultato positivo". CAMPIONI CONSERVATI OTTO ANNI Il Cio conserva i campioni da esaminare per otto anni per ritestarli con eventuali nuovi metodi per scoprire sostanze dopanti. Il test si è avvantaggiato di una tecnologia migliorata per cercare prove dell'uso vietato di Cera e insulina", ha sottolineato il comitato, aggiungendo che non farà commenti sui casi individuali. "Le ulteriori analisi che abbiamo condotto sui campioni di Pechino dovrebbero inviare un chiaro messaggio che gli imbroglioni non possono mai pensare di aver evitato il controllo", ha detto Arne Ljungqvist, capo della commissione medica del Cio. "La stragrande maggioranza degli atleti non cerca un vantaggio ingiusto. Intendiamo fare il possibile per assicurare che abbiano un equo ambiente di gara", ha aggiunto nella nota. Nove atleti sono risultati positivi durante le Olimpiadi, in cui il Cio ha condotto la più grande operazione antidoping di sempre con circa 5.000 test di sangue e urine.

Autore: Salivatore -
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BOLOGNA

ogni volta c'è qualche imbecille che prova a fregare, sport come il ciclismo nn dovrebbero più partecipare alle olimpiadi, ne hanno bekkato 1, ma gli altri 50 che erano dopati la fanno franca..

Autore: espano -
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la cosa che a me da piu fastidio......è il fatto ke esulta...sapendo di imbrogliare...ma il caro ribellin,che ha fatto uso tra l'altro del "nuovo doping",in alcune intervisti del dopo gara...tipo quelle che ha vinto....dice pure ai giovani di fare come lui e di lavorare sodo....di nn fare uso di doping ecc..... ribellin..ma vai a cagare!

Modificato da espano il 29/04/2009 12:07:02

Autore: uribe -
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modena

Non capisco come si faccia a considerare ancora il ciclismo uno sport, per di più olimpico

Autore: AlbertoB -
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(VR)

Scusate, ma siete convinti che tutti questi grandi campioni ci mettano la faccia, per poi essere svergognati così? Io mi sono fatto una mia idea: se notate quando scoppiano i casi di doping coinvolgono più giocatori per squadra. Ebbene, io penso che il doping ce lo infilino nella minestra, o nascosto negli integratori, nelle vitamine. Non posso credere che questi si espongano per uno sport più pulito e poi facciano deliberatamente uso di doping. Uribe non trovo giusto che sminuisci così uno sport che è stato ed è cavallo di battaglia della nostra Italia, che tanto fa per combattere questo germe...

Autore: lorcavenere -
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QUOTO URIBE! Amavo il ciclismo ma da circa 15 anni ormai non lo considero più una discilina degna di essere considerata sport.

Modificato da lorcavenere il 01/05/2009 11:16:31

Autore: Hypno -
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Ovunque

Quoto anche io Uribe. Il ciclismo è uno sport bellissimo, l'unico forse dove anche se non vinci ottieni ugualmente il prestigio e l'onore di aver sofferto sino alla fine. Però a livello agonistico ormai non si parla più di sport. Non è più una gara di resistenza o di forza, è una gara a chi ha il laboratorio migliore che sintetizzi la droga migliore. Cioè ragazzi, Armstrong ritorna a correre e l'unica discussione che si fa è se i suoi medici saranno così bravi da riuscire a nascondere le sostanze che usa o meno. Si dorme nelle camere iperbariche, si fanno l'autotrasfusione. Cercano ogni volta una droga diversa per eludere i controlli. Insomma che sport è? Uno sportivo cerca di andare oltre i suoi limiti, ma con le proprie forze. Qua si vince in laboratorio, non sulla pista. Insomma, una corsa in bici più che una gara di resistenza è diventato un concorso di chimica.

Modificato da Hypno il 02/05/2009 01:40:15

Autore: uribe -
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modena

Alberto, io non credo che si faccia un gran chè per sconfiggere il doping nel ciclismo. Primo: si dopano anche i non professionisti, fin da ragazzi e lì i controlli sono quasi inesistenti. Questi, una volta arrivati fra i professionisti (con l'aiuto di sostanze proibite) perchè dovrebbero smettere? La mentalità del doparsi la imparano da subito. Secondo: chi organizza le corse vuole sempre più tappe, tappe sempre più dure, per lo spettacolo per gli sponsor per il businness. Una volta il giro durava una settimana, adesso tre. E' impossibile nelle grandi corse a tappe fare tutti quei chilometri in così in così pochi giorni e a quelle medie orarie. Se ci riescono è solo perchè si drogano. Eppure nessuno vuole tornare indietro. Vogliamo vedere i ripetuti scatti di Riccò e illuderci che sia solo perchè è un grande campione. E' un mondo ipocrita, falso che sta solo ditruggendo se stesso. Quando se ne accorgerà, sarà troppo tardi. Non lo voglio sminuire per quello chè è stato (fino agli anni 60?), ma adesso non è più uno sport. E non lo è da tanti anni ormai.

Autore: AlbertoB -
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(VR)

Che sia marcio lo sappiamo tutti...ma tanta è la storia e la bellezza di questo sport che non si può farlo finire così! A mio parere chi si dopa meriterebbe la radiazione a vita, ma vedrai che ci arrivano, se continuano i casi..

Autore: solv3ig -
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Canosa di Puglia

scusate il maiuscolo però sta cosa bisogna dirla: SE FACESSERO GLI STESSI CONTROLLI ANTIDOPING DEL CICLISMO APPLICATI NEL CALCIO, VEDRESTE QUANTA M.E.R.D.A VERREBBE FUORI capisco che tra i ciclisti c'è una massa di drogati, però mi spiegate perchè nell'OPERACION PUERTO si fecero nomi e cognomi dei cisclisti e si tenne segreto il nome di "un tennista spagnolo di primo livello" (sarà mica Nadal? che per me è dopatissimo) , e giocatori di calcio di squadre spagnole di primo livello?

Modificato da solv3ig il 02/05/2009 20:23:34

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