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Brunetta: stop all'uso privato di Internet nella PA
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta ha recentemente diramato una direttiva con cui in pratica si impone alle singole Amministrazioni di controllare i lavoratori pubblici in modo che non facciano un uso privato delle risorse della PA, comprese quelle telematiche.
La direttiva parla chiaro, l'Amministrazione ha l'onere di: "..predisporre misure per ridurre il rischio di usi impropri di internet, consistenti in attività non correlate alla prestazione lavorativa, quali la visione di siti non pertinenti, l'upload e il download di files, l'uso di servizi di rete con finalità ludiche o comunque estranee all'attività lavorativa..".
Insomma, l'Amministrazione viene responsabilizzata in quanto datore di lavoro alla cui proprietà è riconducibile il sistema informativo utilizzato (inclusi i programmi, le apparecchiature e i dati inviati, ricevuti e salvati), dovrà essere quindi la stessa PA a vigilare sull'utilizzo delle risorse.
Per far questo dovranno essere individuati i siti Web necessari o meno all'espletamento della propria attività lavorativa, quindi dovrà essere preddisposto un sistema di filtri idenei a bloccare l'accesso a risorse in grado di generare inutili distrazioni.
riporto questa frase..."dovrà essere quindi la stessa PA a vigilare sull'utilizzo delle risorse."
questa frase mi fa ridere mi autocontrollo non cambiera nulla anzi...
Tutto questo accanimento sul pubblico e posso anche condividere, ma non lo sento mai parlare di controllare nel privato che ci sono molti lavoratori in nero che lavorano 10 ore al giorno e vengono pagati per 6.
Questo il caro brunetta non lo dice.
Spende parole solo contro il pubblico ma contro il privato ovviamente no.
Questa è la politica di destra il privato fa i propri comodi...Poi ci domandiamo perchè tutti vogliono lavorare nel pubblico...
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