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Legge 608/96 - Prestito d'onore
SETTORE D'INTERVENTO
La Legge 608/96 istitutisce il Prestito d'onore, una forma di finanziamento per aiutare i giovani a realizzare la loro idea d'impresa. Le persone interessate partecipano a un corso di formazione per mettere a punto un progetto, che se giudicato finanziabile, riceve € 25.000. I requisiti per accedere all'iniziativa sono un'età superiore a 18 anni, essere disoccupati da almeno sei mesi, risiedere in comuni particolarmente colpiti dalla disoccupazione, presentare progetti che non prevedano investimenti superiori ai 25.000 euro. Non esistono scadenze per presentare le richieste per il Prestito d'onore. Il fine della legge 608/96 è quello di agevolare l'avvio di attività autonome o di imprese individuali nelle aree obiettivo 1 UE, nelle aree terremotate delle Marche e dell'Umbria ricomprese negli obiettivi UE 2 e 5b, e nelle aree con rilevante squilibrio tra domanda e offerta di lavoro.
SOGGETTI BENEFICIARI
I destinatari delle agevolazioni contenute nell’art. 9-septies della legge 608/96 devono possedere i seguenti requisiti: - stato di disoccupazione o di inoccupazione da almeno 6 mesi dalla data di presentazione della domanda; - maggiore età alla data di presentazione della domanda; - residenza nelle seguenti regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna; le zone terremotate delle Marche e dell’Umbria (articolo 13, comma 2, legge n. 61 del 30 marzo 1998); le zone che presentano rilevante squilibrio tra domanda e offerta di lavoro (come specificato all’articolo 4, comma 2, legge n. 449 del 27 dicembre 1997), le regioni dell’Abruzzo e del Molise (articolo 27, comma 16, punto 1 legge n. 488 del 23 dicembre 1999). - impiego nei lavori di pubblica utilità. Tra queste località rientrano, tra l'altro, parte di Torino, Alessandria, Vercelli, le valli bergamasche e bresciane, centri dell'hinterland milanese come Busto Arsizio o Sesto S. Giovanni, parte di Genova e di Savona, centri delle province di Rimini e Ferrara, l'intera provincia di Grosseto, altri comuni toscani e gran parte di Umbria, Marche e Lazio. Il decreto interministeriale del 21 maggio 1998 concede la possibilità di accedere al finanziamento per il franchising anche ai lavoratori impegnati nei lavori socialmente utili. In base ai Regolamenti di attuazione del Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185, i territori di applicazione delle misure in favore dell'autoimprenditorialità e dell'autoimpiego (legge 306/96) sono: SUD - le regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna (aree ammesse alla deroga di cui all'art. 87.3.a) del Trattato UE, coincidenti con le aree cui si applica l'Obiettivo 1 dei fondi strutturali comunitari) CENTRO-NORD - le aree ammesse alla deroga di cui all'art. 87.3.c) del Trattato UE; - le aree cui si applica l'Obiettivo 2 dei fondi strutturali comunitari; - le aree che presentano "rilevante squilibrio tra domanda e offerta di lavoro" individuate dal ministero del Lavoro; - le aree "phasing out", ammesse ad un regime di sostegno transitorio (zone che potevano beneficiare degli strumenti agevolativi previsti per gli Obiettivi 1, 2 e 5b dei fondi strutturali fino al 1999 e che non figurano nell'ambito dei nuovi obiettivi); - le aree che presentano "rilevante squilibrio tra domanda e offerta di lavoro" individuate dal Ministero del Lavoro.
SPESE AMMISSIBILI
In base alla legge 608/96 i soggetti interessati devono presentare Sviluppo Italia un progetto che sia in possesso delle seguenti caratteristiche: - rispettare i requisiti territoriali; - prevedere la realizzazione di un’attività autonoma in forma giuridica e organizzativa della ditta individuale; - poter riguardare qualsiasi settore di produzione e commercializzazione di beni e servizi, tranne le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; - il progetto deve prevedere investimenti non superiori a 25.000 euro. Unica deroga è data dalla possibilità di cumulo con le indennità di mobilità. Se il candidato intende inserire nell’investimento beni di sua proprietà o beni in suo possesso a titolo di comodato (o di regalia, eredità, donazione), il valore di tali beni deve essere sommato a quello per il quale chiede il finanziamento, che non può superare comunque i 25.000 euro. L’investimento iniziale potrebbe essere aumentato se il candidato dimostrasse che la situazione patrimoniale dell’attività appena avviata, sia tale da giustificare un incremento degli investimenti.
Nato nel 1996 per offrire agevolazioni finanziarie ai giovani imprenditori, il prestito d'onore, dopo una
battuta arresto nel 2001, torna in auge con fondi cospicui e procedure più snelle. La legge 608/96 ha
dato vita al cosiddetto "prestito d'onore", uno strumento voluto per offrire agevolazioni per
l'investimento e la gestione delle attività imprenditoriali. Rivolto soprattutto ai giovani, prevede un
tetto massimo di 25.822 euro (50 milioni di vecchie lire), dei quali:
il 60% (fino a un massimo di 15.494 euro) viene erogato a fondo perduto; il restante 40% (fino a un
massimo di 10.330 euro) viene finanziato sotto forma di prestito da restituire entro 5 anni con tasso
agevolato.
Strumento efficace non solo per l'autoimpiego, ma anche per l'emersione del lavoro nero, nel 2001 il
meccanismo del prestito d'onore è entrato in crisi a causa di mancanza di fondi, che ha bloccato
decine di migliaia di domande e progetti. Ma nel maggio del 2003 le cose sono cambiate grazie al
decreto legislativo 185/2000, che ha stabilito lo stanziamento di nuovi finanziamenti per rivitalizzare
gli strumenti di Sviluppo Italia (l'agenzia che segue e gestisce il prestito d'onore). Con questo
provvedimento è già stato smaltito l'80% delle domande precendenti e c'è margine per altre 46 mila
richieste. Inoltre, in base alle nuove procedure, vi saranno importanti novità:
occoreranno solo 60 giorni dalla data di ricezione della domanda per completare l'istruttoria e firmare i
contratti di finanziamento; i vecchi corsi di formazione di 5 settimane saranno aboliti e sostituiti da
seminari informativi a supporto degli aspiranti imprenditori, gestiti dalle società regionali di Sviluppo Italia
verrà fornita ai beneficiari assistenza tecnica con incontri individuali; i processi di finanziamento
verranno gestiti quasi esclusivamente via Internet.
Per fare richiesta di un prestito d'onore bisogna avere, oltre ovviamente a una buona idea
imprenditoriale, i seguenti requisiti: - la maggiore età - la non occupazione da almeno sei mesi - la
residenza al 1° gennaio 2000 nei territori agevolati.
Solo per dire che non racconto frottole, c'è spiegata anche la storia come è andata e chi ha istituito cosa.
Per Clinton ho sbagliato, mea culpa, mica sono perfetto, ricordavo male, mica possa ricordare tutto perfettamente
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