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Il Topic del "Dialetto"
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Il Topic del "Dialetto"

Autore: lollo95 -
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Bologna

in effetti la pronuncia è quella.. Infatti quando ho dei dubbi sulla pronuncia... penso a quella transalpina e i avvicino a quella esatta! Solo, la "s" è molto marcata! Socmel!

Modificato da lollo95 il 09/12/2009 11:53:51

Autore: lollo95 -
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Bologna

A proposito: -Socmel- è un'esclamazione tipica di questa zona... italianizzata diventa -Soccia!- Letteralmente vuol dire -succhiamelo!-, che però ha perso il suo significato sessuale da secolie ora è paragonabile al siciliano -minchia!-,e viene usato come una esclamazione, al pari di tutte le altre. Da recenti studi, sembra però che nemmeno il signficato orignario fosse a sfondo sessuale: infatti può darsi che fosseriferito al succhiare un osso di pollo...

Modificato da lollo95 il 09/12/2009 12:01:59

Autore: Andrex97 -
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Taranto

bella lezione di bolognese prof. Lollo95 , se andrò a bologna non avrò problemi.... Io so il foggiano, è stranissimo e non si capisce un ca**o, sembra che parlano con una patata in bocca e si mangiano le parole, cmq Tony! se vuoi ti dico in tarantino come si dice "che stai facendo" Sce ste faj

Autore: SbassaClaudio -
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Fantastico Lollo! Mi sono scompisciato dal ridere! Da noi l'eslamazione tipica è Maiàl!, che letteralmente sarebbe il maiale! In ambito calcistico: Maiàl ac Spal! ( Maiàl, che Spal! )

Autore: SbassaClaudio -
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Non cito detti e proverbi perchè non mi vengono in mente, ma frasi che riportano le stesse identiche parole in successione, che però assumono significati diversi! Ac bon cafè, ch'a fè! ( Che buon caffè che fate! ) Guàra q'la slava ch'la s'lava! ( Guarda quella slava che si lava! ) M'at capì matt? ( Mi hai capito, matto? ) L'am par 'ssutt q'al parssutt! ( Mi sembra asciutto quel prosciutto! ) L'è àzurr, a zur! ( E' azzurro, lo giuro! ) G'at di vèdàr da vèdàr! ( Hai dei vetri da farmi vedere! ) Mò sbassa ql'audio, Claudio! ( Ma abbassa quel volume, Claudio! ) Làsela lì la sela! ( Lasciatela lì la sella! )

Autore: Andrex97 -
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Taranto

certo che per alcuni dialetti è inevitabile la traduzione , ecco un altro po' di tarantino: Ci sparte ave la megghia parte (chi divide ha la parte migliore) Ci tene lenga ve' in Sardegna (Chi ha lingua va in Sardegna) Zumpa u citrulo e spicce in gulo all'ortolano (salta il cetriolo e va a finire in c**o all'ortolano ) Megghie 100 zit ca nu ml marit (Meglio 100 fidanzati che un cattivo marito.) Amice e cumbare se pàrlene chiare( patti chiari amicizia lunga)

Autore: Ross! -
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napoli

uvuà vuajù stù post è nù mostr ata 'rrevutat (traduzione) -uvuà (aspressione stupita)ragzazzi qusto post è un mostro avete ('rrvutat) letteralemnte vuol dire fatto casino,ribaltato,messo sotto sopra...ma in gergo quando si parla di una cosa fatta molto bene,stà a significare che avrà o ha successo la traduzione non è precisissima,ma non credo si possa tradurre meglio

Autore: lollo95 -
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Bologna

certo che per alcuni dialetti è inevitabile la traduzione Beh.. e relativo! io le frasi di marchino le ho capite tutte, senza traduzione, mentre le tue ho fatto un po' più di fatica; perchè ci sono elementi simili tra i dialetti della stessa regione: parssutt, prosciutto, che ha scritto marchino, ha una pronuncia simile a quella di bologna, ma dubto che sia lo stesso per la stessa parola un po' più a sud. Ma chi sono io per dire questo? Ascoltiamo dunque le parole di uno sicuramente più dotto di me: "... ciò che fa più meraviglia è che perfino quelli che risiedono nella stessa città mostrano delle differenze, come i bolognesi di Borgo San Felice e quelli della Strada Maggiore. Perché esistano tutte queste diversità e varietà del parlare apparirà chiaro da questa sola ragione: diciamo che nessun effetto supera la sua causa, in quanto è effetto, e nessuna cosa può produrre ciò che non è. Ed essendo il nostro linguaggio (tranne quello creato da Dio per il primo uomo) conformato a nostro piacimento dopo quella confusione che non fu altro se non dimenticanza della lingua precedente, ed essendo l'uomo un animale instabilissimo e mutevolissimo, questo non può essere né durevole né immobile, ma come ogni altra nostra cosa – vedi gli usi e i vestiti – è portato a mutare col mutare dei tempi e dei luoghi" (Dante Alighieri, De Vulgari Eloquentia)

Autore: Andrex97 -
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Taranto

beh però non i tutte le regioni i dialetti sono simili, ad esempio qui in puglia ci sono : il foggiano, il salentino, il barese e il tarantino E sono tutti diversi

Autore: lollo95 -
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Bologna

certo, hai ragione, comunque Ferrara e Bologna sono davvero vicine... e hanno in comune (credo) solo la pronuncia di alcune parole (posso aver toppato di brutto dicendo questo!). Non voglio essere noioso, però ho trovato su wikipedia la spiegazione più esatta: Sócc'mel è un tipico intercalare del dialetto bolognese diffuso nella città di Bologna. Quale espressione popolare e antica, è diffusa sia tra i giovani che fra i meno giovani. Trattasi di un volgare invito all'irrumazione del pene: succhiamelo (dal verbo sucèr) e viene usata spesso anche la variante sóccia (italianizzazione della forma verbale che significa succhia). Questa esclamazione ha perso nel tempo il suo esplicito e volgare significato originale di invito alla fellatio per significare più semplicemente esclamazioni come accidenti, poffarbacco, acciderboli, càspita, caspiterina, o la meno volgare espressione tipicamente bolognese sorbole. È probabilmente l'interiezione o esclamazione più usata nel dialetto locale. Può assumere tono iroso, solenne, affermativo, risentito, stupito, sconsolato, beffardo, e altro ancora. Rimangono comunque in uso alcune varianti ancora sentite come volgari ed esplicite, ad esempio sócc'mel bän (succhiamelo bene), sócc'mel bän in pónta (succhiamelo in punta). Nel 2000 Andrea Mingardi ha dedicato - nell'album Ciao Ràgaz - una canzone a questa parola, il cui utilizzo viene spiegato a ritmo di musica e confrontato con gli altri tipici modi di dire dialettali della penisola italica. Sempre Mingardi nel 2008 ha pubblicato un libro a carattere umoristico e folcloristico intitolato Sócc'mel!

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