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Si quello che sto vivendo è un dramma e so che solo voi, amici di fantaservice, potete comprendere e solo voi potete aiutarmi in un momento della mia vita così duro.
Vi spiego, non è stata colpa mia, almeno non è stata tutta colpa mia, si perchè non ero da solo, con me c'erano anche altri amici.
Certo, so che non è bello scaricare sugli altri la colpa, non a caso Uribe dice sempre che chi è causa del suo mal pianga se stesso, be caro amico da oggi in poi la terrò sempre bene a mente onde evitare il ripetersi di questi errori che poi mi trascinano in uno stato d'animo allucinante, sull'orlo del baratro.
Che poi il tutto è successo in un momento particolare, di ritorno dalle vacanze, dove ovviamente la soglia di attenzione è molto bassa, già perchè sei li a pensare e rievocare tuti i momenti belli appena trascorsi, le tue avventure, le tue delusioni, i tuoi amori estivi...
Ero appunto immerso in questi miei pensieri, quando sento un rumore fastidioso, molto fastidioso, ma per quanto fosse fastidioso non era comunque riuscito a distorgliermi dai miei pensieri; non passa nemmeno un secondo, o giù di lì, che ecco risentire quel rumore, e ancora un altra volta che lo risento quando finalmente mi riprendo e inizio a focalizzare la realtà.
Ed ecco vedo un mio amico inveire contro di me, urla, gestacci, minacca di pestarmi, non scherza, fa sul serio tanto è che gli altri miei amici a stento riescono a tenerlo a bada. Li per li non avevo ancora compreso la gravità della situazione, per la verità non avevo minimamente idea di cosa fosse successo, un mio amcio accortosi di qualcosa che non andava mi diede na sberla e disse:"Ma che cumbinat?!"*Si susseguivano i mormorii fino a quando un altro mio amico disse:" Nandù si tutt scem!"*. Quelle parole mi colpirono a tal punto da ferirmi profondamente, come un cane bastonato abbasso lo sgaurdo e inizio a scuotere la testa, cosicchè il mio sguardo cade sul foglio di un mio amico, li realizzo una cosa che credevo impossibile, leggo quello che non avrei mai voluto leggere. Non fidandomi di me stesso, chiedo conferma al mio amico, intanto le urla contro di me continuano, ma purtroppo quello che non doveva succedere era successo, il mio amico confermò.
Non ero riuscito a prendere Calaiò nella mia squadra di fantacalcio!
Partì un urlo incredibile che simboleggiava il mio umore, tanto è che l'amico che voleva farmi del male cambia decisamente atteggiamento, mosso da pietà mi si avvicina e mi dice:"Guarda che io volevo solo alzarti il prezzo del cartellino, so che sei l'unico a cui piace questo calciatore, io non lo voglio è na pippa colossale!".
Da quel giorno la mia vita è cambiata, non so più cosa fare, Calaiò questa squadra aspetta a te!
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