You are using an outdated browser. For a faster, safer browsing experience, upgrade for free today.
Corte Europea: No a crocifisso in classe
Utenti online sul forum: nessun utente è sul forum.

Corte Europea: No a crocifisso in classe

Autore: robreed -
contatta
GameMaster

STRASBURGO - La presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni". E' quanto ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana. Il caso era stato sollevato da Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 aveva chiesto all'istituto statale "Vittorino da Feltre" di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule. A nulla, in precedenza, erano valsi i suoi ricorsi davanti ai tribunali in Italia. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione. La sentenza emessa oggi dalla Corte europea dei diritti dell'uomo sul ricorso presentato da Soile Lautsi, cittadina italiana di origine finlandese, contro l'esposizione dei crocefissi nelle scuole ha previsto che il governo italiano dovrà pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali. La sentenza, rende noto l'ufficio stampa della Corte, è la prima in assoluto in materia di esposizione dei simboli religiosi nelle aule scolastiche. Il governo italiano ricorrera' contro la sentenza emessa oggi dalla Corte europea dei diritti dell'uomo relativa al caso dei crocifissi nelle aule scolastiche. Lo ha dichiarato all'ANSA il giudice Nicola Lettieri, che difende l'Italia davanti alla Corte di Strasburgo. Se la Corte accoglierà il ricorso del governo italiano, il caso verrà ridiscusso nella Grande Camera. Qualora il ricorso del governo non dovesse essere accolto, la sentenza emessa oggi diverrà definitiva tra tre mesi, e allora spetterà al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa decidere, entro sei mesi, quali azioni il governo italiano deve prendere per non incorrere in ulteriori violazioni legate alla presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche. "Per noi è una novità. Prenderemo visione della sentenza poi la scuola prenderà una decisione": questa la posizione espressa dalla dirigenza della scuola media "Vittorino da Feltre", ad Abano Terme (Padova), di fronte al pronunciamento della Corte europea dei diritti dell'uomo sulla vicenda dei crocifissi nelle classi. Una questione sollevata nel 2002 da Soile Lautsi, una donna finlandese ma residente e sposata in Italia da una ventina d'anni, i cui figli frequentavano all'epoca l'istituto padovano. "Chiaramente - dicono ancora dalla scuola - i figli della signora non sono più qui. Speriamo che adesso siano all'Università. In ogni caso abbiamo tenuto sempre ferma la disponibilità alle decisioni di legge che sono state prese sulla vicenda sollevata dalla madre degli alunni". Un iter giudiziario che il consiglio di Stato nel 2006 aveva in qualche modo chiuso con una sentenza che indicava il valore di simbolo del crocifisso anche su un piano di valori civili. Vi risparmio i vari commenti della Gelmini, dell'opposizione e del Vaticano, però vorrei una vostra opinione in proposito. Io forse, essendo cattolico praticante, sono di parte, ma credo che la sentenza sia ingiusta. E' vero che dobbiamo aprirci ad un mondo multietnico, è vero che il nostro è uno stato (sulla carta) laico, ma è pur vero che se l'episodio fosse avvenuto altrove le cose sarebbero andate diversamente. Insomma, se mando mio figlio a studiare in Arabia Saudita o comunque in un paese islamico e chiedo di togliere la foto di Maometto dalle scuole, non solo mi dicono di no, ma mi perseguitano anche!

Autore: Mr.Mazzone -
contatta
Kroton

sono d'accordissimo con te. Non sono un praticante, ed anzi spesso critico la Chiesa ed il suo modo di operare, ma questa è una cosa diversa. Insomma, se mando mio figlio a studiare in Arabia Saudita o comunque in un paese islamico e chiedo di togliere la foto di Maometto dalle scuole, non solo mi dicono di no, ma mi perseguitano anche! ...sottoscrivo pienamente. La differenza è che noi non avremmo mai preteso di levar la foto di Maometto, ma l'avremmo rispettata in quanto importante per coloro che ci ospitano....questa dovrebbe essere integrazione non cacciare il crocifisso dalle aule.

Autore: lollo95 -
contatta
Bologna

quoto rob: Io forse, essendo cattolico praticante, sono di parte, ma credo che la sentenza sia ingiusta. e anche Mazzone. E poi scusate, ma che fastidio dà un "pezzo di legno" (uso volontariamente quest'espressione per rappresentare secondo me il punto di vista dei non-credenti o dei fedeli di altre religioni) appeso al muro? Se non lo guardi mica ti fa del male o ti attacca malattie contagiose... insomma, un po' di resposabilità. Tra l'altro mi sembra tutto fortemente inutile visto che: Chiaramente - dicono ancora dalla scuola - i figli della signora non sono più qui. Speriamo che adesso siano all'Università.

Autore: Andrean -
contatta
Springfield

Rob sono d'accordo con te Ma voglio dire una cosa sono CRISTIANO CATTOLICO e quindi in parte sono d'accordo ma devo dire che comunque io il crocifisso in classe per me è inutile cioè se sono cattolico cioè io non lo dimostro con il crocifisso in classe ma andando in chiesa o meglio sono fatti miei E IN ITALIA C'è UNA LEGGE CHE DICE LIBERTA' DI CULTO E DI PENSIERO GIUSO?? NON SI DICE CHE IL CRISTIANO è LA RELIGIONE DELLO STATO O SBAGLIO?? si ritorna sempre alla solita cosa I FUNERALI DEI MILITARI CIOè PERSONE CHE SEGUONO LO STATO DOVE SONO STATI FATTI ????IN CHIESA e mica in moschea quindi l' italia è un paese con libertà di culto e di pensiero sulla carta ma in pratica non lo è!! e e la prova lo è anche il crocifisso ...!! seguite il mio ragionamento??

Autore: Paco90 -
contatta
Bari

se questo fosse esteso a tutti gli stati in tutte le nazioni...avrebbe molto senso. Ma ormai si sa, la religione è una cosa geografica

Autore: Andrex97 -
contatta
Taranto

Ti quoto anch'io rob. Ma dico, siamo pazzi!!! Loro sono venuti in Italia, rispettate la religione e se proprio volet e andate a predicare la vostra nel vostro paese! Purtroppo la legge italiana è troppo buona e fa passare certe cose, al contrario di altri stati (USA ad esempio). Infatti lì in America sì che funzionano le cose. Questo viene confermato anche dal fatto che dicevi tu rob: Insomma, se mando mio figlio a studiare in Arabia Saudita o comunque in un paese islamico e chiedo di togliere la foto di Maometto dalle scuole, non solo mi dicono di no, ma mi perseguitano anche Poi, cmq mi stupisco della Corte Europea. L'Italia è uno stato cristiano cattolico e tutti coloro che vengono devono rispettarla, come ho già detto prima. Inoltre tutta la UE pratica la religione cristiana e perciò la risoluzione presa dalla Corte Europea mi stupisce. Che poi, ora mi sta venendo in mente: Scusate già vi ospitiamo e vi diamo tutto ciò di cui avete bisogno. Ora volete pure che togliamo il crocefisso dalla classe. Ma andate a quel paese! Bisogna evitare queste cose, altrimenti si diffonderà sempre di più l'Islamismo e loro ci metteranno i piedi in testa nel nostro Paese.

Autore: dingoderossi -
contatta
Roma

Essendoci la libertà di culto se vuoi te aggiungo una foto del profeta maometto...ma nn tolgo il crocifisso.Semplice no?libertà mica significa privazione di una a beneficio di una altra o privazione e basta.ti aggiungo come dicevo maometto na foto di buddha di javè ecc ecc ecc.

Autore: albyD91 -
contatta
Castelnuovo del Garda

Sono cattolico per battesimo ma assolutamente non credente.. Devo dire che a me non fa ne caldo ne freddo e il crocifisso non credo che dia questo fastidio da dover essere tolto per vie legali.. Però ci terrei a sottolineare che in quanto Italia stato laico (sulla carta) in un luogo PUBLLICO come la scuola non dovrebbero esserci segni di religiosità.. E' pur vero che oltre ad una religione il Cristianesimo è storia fondamentale da cui non si può prescindere per comprendere l'italiano e l'Italia.. Ma allora dovremmo aggiungere una miriade di simboli che i muri manco si vedrebbero.. Inoltre credo sbagliato il ragionamento "se noi lo facessimo in Arabaia Saudita" per due motivi fondamentali: -come si dice sempre si guarda in alto per migliorare non a Stati dove si usa ancora la legge del taglione -A inoltrare questa richiesta è stata un donna non islamica ma bensì Finlandese.. In sintesi credo che ci siano mille e più questioni più importanti di appunto "un pezzo di legno" però se guardiamo l'effettivo valore giuridico credo che sia giusto toglierlo..

Autore: Gabriele012 -
contatta
pocholandia

Sono cattolico, cristiano ed ultimamente molto praticante, tuttavia sono anche e soprattutto un cittadino italiano, ovvero, un cittadino di un paese che nella carta costituzionale si dichiara laico. Uno stato laico, si badi bene, non è quello che, per dirla grossolanamente, è neutro rispetto a tutto, come erroneamente alcuni ritengono, ma piuttosto, quello che fondando la sua azione sulla certezza del diritto (il cd. stato di diritto) organizza la propria vita sociale assicurando pari dignità, nel rispetto della legge, a tutti i cittadini, senza che per essi possa incidere la razza, l'etnia o la religione a cui appartengano. Ciò premesso, nonostante la mia passione cristina mi porti ad identificare nel crocefisso il simbolo della religione in cui credo, da buon cittadino di stato laico devo riconioscere che quello stesso simbolo che per me ha un grande significato per altri potrebbe addirittura assmere un valore offensivo. Per tale ragione corretto mi pare l'orientamento assunto dalla Corte europea, la quale ragionando in modo laico, ha individuato nell'imposizione del crocifisso in classo una violazione del principio di laicità che la costituzione italiana professa. Il che giustifica anche l'obiezione sollevata da alcuni che sarebbe giusto mantere il crecefisso perchè in uno stato islamico loro ci imporrebbero il burca. L'obiezione, ancora una volta, è poco rispettosa del principio di laicità a cui l'italia è votata, giusttappunto innanzi si è parlato di stato ISLAMICO, ovvero di stato che non si professa laico ma religiosamente orientato, qui sta la distinzione e qui sta la sostanza del discorso. Risulta difficile, da cristiani ragionare anche da cittadini italiani laici, ma la questione è tutta li, la morale cristiana non è la morale di stato (in italia non è sempre così), la prima ci deve guidare nelle nostre scelte quitidiane al fine di farci essere dei buoni cittadini cristiani, la seconda deve infondere le scelte e decisioni di uno stato che si professa laico e che come tale deve assicurare pari dignità ed opportunità ai propri cittadini a prescindere dal Dio in cui hanno deciso di credere. Troppo lungo?

Autore: lorcavenere -
contatta

a mio avviso un grosso errore togliere il crocifisso dalle aule. Vogliate ammetterlo o no, siamo un Paese Cattolico per fortuna e il cattolicesimo ci ha sempre guidati: se siamo diventati quel che siamo è anche grazie al cattolicesimo e a "quella" croce che ci rassicura e ci inibisce al tempo stesso. E' solo un simbolo, ma un simbolo importante. Accettare le differenze di religione va benissimo, ma questa è intolleranza al contrario! Se io vado Ad Istanbul per entrare nelle moschee mia moglie deve mettere una pezza sul capo. E lei lo fa. Io devo togliere le scarpe. E io lo faccio, sennò manco di rispetto. Perchè mai se stranieri vengono a vivere in Italia pretendono di togliere il crocifisso dalle nostre aule? Per noi quel simbolo è fondamentale. E non mi si venga a dire che lo è lo stesso per loro un qualsiasi altro simbolo (Maometto e Allah non hanno immagine sarebbe sacrilego!). Ergo, per me il crocifisso deve restare in aula e soltanto toglierlo sarebbe una mancanza di rispetto verso qualcuno, non l'opposto. p.s. La Carta costituzionale all'articolo 8 recita: "tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse da quella cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano." Ebbene il crocifisso in aula è stato introdotto con apposita legge dell'ordinamento italiano e pretenderne la rimozione è per me contrastare con il nostro ordinamento.

Ultimi risultati
chiudi