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Due canzoni per descrivere una storica parabola d'amore.
E la dimostrazione di come l'amore tormentato, sofferto, porti ispirazione vera e migliore rispetto a quello appagato
La protagonista femminile è Pattie Boyd, modella americana, musa ispiratrice dei Beatless e di Eric Clapton.
Pattie Boyd era moglie del Beatle George Harrison, il quale le dedicò assieme al quartetto di Liverpool alcune canzoni memorabili come "Something", "I Need You For You Blue".
Alla fine degli anni '60 Eric Clapton e George Harrison erano amici inseparabili. Eric aveva suonato la chitarra nel "White album" dei Beatless, senza essere accreditato, George ricambiò in Badge con lo pseudonimo l'Angelo Misterioso.
L'amicizia fu rovinata da un piccolo inconveniente: Eric Clapton si innamorò perdutamente di Pattie ... moglie del suo migliore amico.
La soffernza ed il dolore di questa mancata relazione portò Eric Clapton a scrivere una delle più tormentate e belle canzoni d'amore di sempre: Layla:
Pattie cede a questa meravigliosa perla d'amore e si getta tra le braccia di Eric Clapton, lasciando il precedente marito. Diventati marito e moglie, Clapton e Pattie incontrano la quotidianità. Una sera, in occasione di un invitato ad una gran festa di Gala, Pattie nel prepararsi si attarda ... ed il marito l'aspetta impaziente in salotto. Quando lei finalmente è pronta e si degna di scendere le scale, teme una sfuriata del marito, ma lui nel frattempo aveva composto questa seconda perla d'amore: molto più felice, molto più appagata, molto meno sanguigna:
poi Eric e Pattie si separano ... e lui putrtoppo incontra Lory Del Santo, dal quale ha un figlio, Connor, che muore a soli 4 anni cadendo dal 53o piano di un palazzo di New York. Alla tragica scomparsa del figlio Eric dedicherà nel '92 un'altra bellissima e straziante canzone: Tears in Heaven
Modificato da Fantamik il 23/12/2009 10:03:01
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