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Radio Fantaservice Classic
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Radio Fantaservice Classic

Autore: Hypno -
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Ovunque

Parliamo un pochettino dei Queen? In ordine (da sinistra a destra) pssiamo vedere: John Deacon al basso Brian May alla chitarra Roger Taylor alla batteria e Freddie Mercury Facciamo una brevissima storia del gruppo prima. L' esistenza dei Queen si deve a un sorriso. SMILE infatti era il nome del gruppo che il chitarrista Brian May forma con tale Tim Staffell (basso e voce). Corre l'anno 1968. Brian May affigge una richiesta nella bacheca del college nella quale ricerca un batterista. Un tale dai capelli biondo platino e dai lineamenti eterei, quasi femminili, risponde e si presenta ai provini: il tale si chiama Roger Taylor. Si forma così il gruppo degli "Smile". Il gruppo però firma un contratto svantaggioso con la casa discografica Mercury (guarda un pò tu le coincidenze della vita...) e il disco viene venduto soltanto negli Stati uniti e non in Inghilterra, ed è un flop. Di fronte a questo insuccesso Tim Staffell decide di abbandonare il gruppo. Una faina, mossa geniale, un pò come Riccardo Fogli quando abbandonò i Pooh perchè non vedeva per loro un futuro roseo. Noi possiamo solo ringraziare il buon Tim per questo, infatti in sua "sostituzione" viene preso un ragazzetto dentuto e con i mascelloni, un tale Farrock (frederick) Bulsara detto "freddie" per gli amici. Freddie, ironia della sorte, fù presentato al gruppo proprio da Tim Staffell (erano amici).Freddie cantava già per qualche altro gruppo, faceva pugliato, disegnava, suonava il piano e sopratutto aveva una particolarità da niente: qualcuno da lassù gli aveva regalato una delle più belle voci mai concesse a essere umano. Adesso manca solo il bassista. Dopo aver provato diversi bassisti scelgono John Deacon. Freddie sceglie il nome per il nuovo quartetto. Si sarebbero chiamati "Queen". E' il 1971 e Freddie decide pure che "Bulsara" non è proprio così musicale. Decide di cambiare il suo nome in Freddie Mercury (in onore del dio Mercurio, secondo alcuni). Bisogna aspettare il 1973 per vedere pubblicato il primo album dei queen (che per originalità si chiama Queen). Il resto è storia. Vi posto una canzone forse poco conosciuta, tratta dall albuo "Queen II", il secondo album della band (in effetti in quanto a originalità dei nomi lasciano un pò a desiderare ...) La canzone è NEVERMORE, una delle mie preferite.

Modificato da Hypno il 13/12/2009 13:39:54

Autore: bappo -
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Ebbeh Hyppo, grande inteditore Nevermore è anche una delle mie preferite in assoluto, non solo dei Queen!!! Stranamente i primi dischi del gruppo sono delle perle di arte musicale che ancora oggi non riscuotono il successo che meriterebbero... Piccola curiosità su Brian May: iniziò il cammino nella musica suonando il piano ma amava così fortemente la chitarra che, non potendosi i genitori permettere l'acquisto di uno strumento, la progetta, sviluppa e finalmente suona grazie all'aiuto del padre (mi pare fosse un ingegnere) e di un... camino!!! Infatti il corpo della sua Red Special è costituita dal legno che usavano per il caminetto e dal legno di una parte del caminetto stesso!!! Ma il suono non lo convinceva e provò mille modi per suonare le corde finchè non trovò la soluzione in una moneta!!! La sua chitarra suona ancora perfettamente dopo più di 40 anni dalla costruzione!!!

Autore: Fantamik -
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Concordo con voi: Queen I e Queen II sono due perle molto sottovalutate nonostante il boom epocale dopo la morte del mitico Freddie. Per me oggi è una ricorrenza invece: stasera, anzichè spararmi di Samp - Roma andrò al Teatro Verdi di Firenze a vedere uno eri miei artisti italiani contemporanei preferiti: Vinicio Capossela. La prima parte del concerto avrà come linea trainante il suo ultimo disco "da solo" finalista del Premio Luigi Tenco, dal quale poco fa il nostro amico wlf ci ha postato "il paradiso dei calzini" che io uso come ninna nanna per la mia picciotta. Disco intimista e poetico. Poi il palco si trasformerà in una bolgia e Vinicio sfodererà i pezzi più deliranti del suo repertorio, tra i quali il mio preferito è "il ballo di San Vito", ispirato alla pizzica che a ritmo di tamburelli, chitarre e violini si balla in tutto il salento: cortili, locali, piazze e durante le feste patronali. Chi ha il ballo di San Vito non può stare fermo e si muove per la penisola come un rabdomante senza tregua e senza requia e trova luoghi e assenze, desiderio d'altrove e fuoco immediato della strada e di Essere, sempre in ritardo per qualche cosa, afferra vorace e deraglia. Si dice che il pizzicato dalla tarantola possa trovare requie solo nel movimento continuo. (V. Capossela) Domani vi racconto

Autore: bappo -
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Lamezia Terme

E in attesa che Mik ci faccia conoscere sensazioni e pareri sul concerto del mitico Vinicio (che presumo sarà stato il suo solito concerto entusiasmante e ricco di carica e allegria), vi faccio conoscere un gruppo a cui si deve (a detta di molti, me compreso...), la nascita dello Stoner Rock e in parte anche dello Heavy Metal: i Blue Cheer!!! Nascono negli States verso la fine dei '60 e il loro primo album "Vincebus Eruption" contiene la cover di "Summertime Blues", canzone di Eddie Cochran scritta alla fine degli anni '50... Questa cover, come tutto l'intero album, è un mix di psichedelia, blues e hard rock dei primordi come mai se ne erano sentiti prima... L'impatto davvero incredibile è dovuto ad una "esasperata" saturazione di chitarra e basso e ad una base ritmica incalzante ma mai troppo veloce... Il terzetto americano ha un discreto successo ma non è mai riuscito a sfondare come secondo me avrebbe meritato...

Autore: uribe -
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modena

I Creedence Clearwater Revival sono, a mio parere, una delle più grandi rock band di tutti i tempi. Attivi dal 1967 al 72, hanno fuso rock, folk e blues, regalando canzoni indimenticabili e ispirando quasi tutto il southern rock degli anni a venire (lynyrd skynyrd in primis). Scegliere una loro canzone è quasi impossibile, ho messo up around the bend, ma ce ne sarebbero decine che sono autentici capolavori. Poi ho scovato su youtube un video originale degli stessi creedence alle prese con "looking out my back door" e non ho resistito.

Autore: uribe -
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modena

I miei concittadini Modena City Ramblers, ce ne sono pochi di musicisti così in Italia. Troppo facile mettere el presidente in questi giorni, così ho scelto un pezzo dal loro Terra e Libertà. Un pezzo che parla del popolo sarawi. Piccolo gioiello semisconosciuto.

Autore: Fantamik -
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Firenze

Che delirio il concerto di Vinicio! Folle, teatrale, Burlesque. Ho trovato bellissima la prima parte, intimista e riflessiva, ha fatto pezzi dell'ultimo "da solo" (bellissima "il paradiso dei calzini") ma anche pezzi vecchi più melodici, tipo "non è l'amore che va via". Ha fatto Christmas Card di Tom Waits tradotta in Italiano, meravigliosa. Esuberante, smodata e forse eccessiva la seconda parte che definirei "circense". Babbo Natale incatenato per le gambe appeso a testa in giù che fa da "pentolaccia umana" conigli rosa, maghi che incantano galline, gabbie, scimmie... insomma pareva quasi che mancasse di repertorio (cosa non vera) e dovesse colmare la mancanza con lo show. Quando ha cantato "Il Ballo di S.Vito", la mia preferita era completamente stravolto e senza voce, non si capiva una parola. La band è strepitosa (in particolare i fiati: clarinetti e sax superlativi). Nel complesso comunque un concerto comunque bello e coinvolgente.

Autore: bappo -
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Lamezia Terme

Dal momento che sono stati menzionati da Uribe, posto io i Lynyrd Skynyrd!!! Come già anticipato nel suo intervento da Uri, il gruppo americano è stato fortemente influenzato dagli spettacolari Creedence divenendo una delle più forti e belle realtà di Southern Rock. La band nacque negli anni '60 non ancora con il nome che li ha resi famosi, verso la fine del decennio vincono un concorso musicale e grazie al premio in contanti registrano i loro primi due pezzi. I 5 componenti del gruppo (ora non ricordo come si chiamasse in origine...) durante un concerto annunciarono il cambio del nome in Lynyrd Skynyrd che altro non è che la storpiatura del nome del loro insegnate di educazione fisica, tale Leonard Skinner, il quale fece introdurre regole che non permettessero agli studenti del liceo di portare i capelli lunghi.!.!.! Nel 1977 l'aereo che li trasportava senza benzina sufficiente si schianta al suolo e muoiono il cantante e il chitarrista-cantante mentre gli altri componenti subiscono ferite serissime che li tengono fermi per anni... I Lynyrd sono autori di una delle più belle canzoni Southern Rock della storia: Sweet Home Alabama (ripresa di recente da Kid Rock ma a mio parere in modo catastrofico...). Dal momento che tutti voi la conoscerete, vi posto un'altra loro perla: FreeBird Per non inserire altri video, vi consiglio di cercare sul tubo anche queste songs: la strafamosa Sweet Home Alabama per chi non la conoscesse; Call Me The Breeze (possibilmente la versione live); Simple Man; EveryMother's Son... Buon Ascolto

Autore: Fantamik -
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Firenze

Eccellente Bapho, davvero spettacolare questa versione dal vivo non l'avevo mai sentita. Grazie!!!!!

Autore: Fantamik -
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Firenze

Due canzoni per descrivere una storica parabola d'amore. E la dimostrazione di come l'amore tormentato, sofferto, porti ispirazione vera e migliore rispetto a quello appagato La protagonista femminile è Pattie Boyd, modella americana, musa ispiratrice dei Beatless e di Eric Clapton. Pattie Boyd era moglie del Beatle George Harrison, il quale le dedicò assieme al quartetto di Liverpool alcune canzoni memorabili come "Something", "I Need You For You Blue". Alla fine degli anni '60 Eric Clapton e George Harrison erano amici inseparabili. Eric aveva suonato la chitarra nel "White album" dei Beatless, senza essere accreditato, George ricambiò in Badge con lo pseudonimo l'Angelo Misterioso. L'amicizia fu rovinata da un piccolo inconveniente: Eric Clapton si innamorò perdutamente di Pattie ... moglie del suo migliore amico. La soffernza ed il dolore di questa mancata relazione portò Eric Clapton a scrivere una delle più tormentate e belle canzoni d'amore di sempre: Layla: Pattie cede a questa meravigliosa perla d'amore e si getta tra le braccia di Eric Clapton, lasciando il precedente marito. Diventati marito e moglie, Clapton e Pattie incontrano la quotidianità. Una sera, in occasione di un invitato ad una gran festa di Gala, Pattie nel prepararsi si attarda ... ed il marito l'aspetta impaziente in salotto. Quando lei finalmente è pronta e si degna di scendere le scale, teme una sfuriata del marito, ma lui nel frattempo aveva composto questa seconda perla d'amore: molto più felice, molto più appagata, molto meno sanguigna: poi Eric e Pattie si separano ... e lui putrtoppo incontra Lory Del Santo, dal quale ha un figlio, Connor, che muore a soli 4 anni cadendo dal 53o piano di un palazzo di New York. Alla tragica scomparsa del figlio Eric dedicherà nel '92 un'altra bellissima e straziante canzone: Tears in Heaven

Modificato da Fantamik il 23/12/2009 10:03:01

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