|
Moderatore
|
Craxi è morto in Tunisia, dove era fuggito per sottrarsi a ordini di cattura, processi e condanne a pesanti pene detentive. In effetti Craxi è stato condannato per corruzione e finanziamento illecito dei partiti, che erano e sono tuttora reati. Lo stesso Craxi, che non ha voluto difendersi nei processi, ha però confessato le sue responsabilità: ha detto in Parlamento (era la sede giusta per un politico) che, era vero, aveva rubato e che, come lui, tutti avevano rubato. Se fosse stato davvero un grande statista, avrebbe affrontato i processi, sarebbe stato un collaboratore di giustizia, avrebbe contribuito in maniera decisiva al risanamento etico e giuridico della classe politica italiana; e, da lì, sarebbe partita una stagione di prosperità e rigore che lo avrebbe potuto vedere protagonista, ruolo a cui il suo "pentimento" (mai come in questo caso questa parola sarebbe stata adoperata legittimamente) gli avrebbe dato piena legittimazione. Invece è fuggito ed ha vissuto i suoi ultimi anni in latitanza, eludendo le leggi del suo Paese. Non è stata persona di cui essere orgogliosi.
|