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Altro giro, altra tassa!
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Altro giro, altra tassa!

Autore: robreed -
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Tassa su pc e telefonini, soldi alla Siae l' hi-tech rischia un' ondata di aumenti da www.Repubblica.it ROMA - Cellulari che fanno ascoltare canzoni. Pennette per computer che trasportano video. Decoder che registrano partite e film. Sono i "giocattoli" tecnologici che riproducono le opere artistiche. Sempre più diffusi e potenti. Su queste meraviglie della tecnologia, un decreto del governo impone una "tassa". Impone cioè un contributo per ogni giocattolo costruito. A pagare saranno le aziende che producono questi supporti. A incassare i soldi sarà la Siae, società che tutela artisti, autori, editori. La "tassa", in realtà, esisteva già. Ma colpiva al massimo i videoregistratori o i Cd vergini, sui cui masterizzare le canzoni. Ora il ministero peri Beni Culturali- che decide sulla materia - allarga i confini del provvedimento. Al suo interno finiscono strumenti tecnologici avanzati: tutti i computer, i pen drive, i telefonini multimediali, i decoder che permettono di registrare una partita o un film (come quelli di Sky). La spesa ricadrà sulle aziende che producono questi supporti tecnologici. Pagano loro, insomma. Non a caso, da dicembre, si è fatta sentire - con toni accesi di protesta - la Asstel, cioè l' associazione confindustriale che raccoglie tutte le imprese del settore. Ma la novità avrà un impatto a cascata - forse - anche sulle famiglie, sui giovani? La possibilità esiste. Saremo noi tuttia pagare la "tassa" se i produttori delle tecnologie decideranno di scaricarla sul consumatore finale, su chi va a comprare un telefonino o un computer. Nella relazione tecnica che accompagna il decreto, il governo giura di aver tenuto presente questo rischio. Gli importi della "tassa", dunque, sarebbero in linea con quelli esistenti in tutti i Paesi europei. E' davvero così? In alcuni casi, le somme sono simboliche. Che cosa saranno mai i 10 centesimi che i produttori pagheranno su una "pennetta" che contiene dati fino a quattro Giga? In altri casi, il contributo è ben più consistente. I lettori Mp3 più potenti sono gravati, ad esempio, per 9,66 euro; mentre i decoder vanno da un minimo di 6,44 euro ad un massimo di 29. In questo clima, il governo deve registrare una mobilitazione contro un altro suo provvedimento. E' il decreto legislativo di Natale famoso perché taglia la pubblicità su Sky, la aumenta alle reti gratuite (come Mediaset), mentre impone nuovi vincoli ai siti Internet sul fronte dei diritti d' autore. Il decreto riduce anche i contributi ai produttori indipendenti di film e fiction. Contro il provvedimento si sono mossi ieri Gentiloni e Vita del Pd, Rao dell' Udc, Donadi dell' Italia dei Valori, e Giulietti (Articolo 21). Chiedono che il decreto sia ritirato o quantomeno corretto, mentre Sassoli (Pd) presenta una interrogazione al Parlamento Europeo. Intanto Miceli (Cgil) chiama allo sciopero i lavoratori del settore cine-audiovisivo per martedì 19. Si mobilitano-a difesa dell' industria del film e della fiction anche "100autori", poi l' Associazione Autori Cinematografici, l' Apt di Fabiano Fabiani, l' Associazione Registi Tv, la Sact (Scrittori Associati di Cinema e Televisione). Il viceministro Romani, padre del decreto, si difende: «Recepiamo le norme europee» sul settore. Poi una timida apertura ai produttori di film e fiction: «Miglioreremo le regole che li riguardano». E vai! Un'altra tassa! Ormai siamo tassati su qualunque cosa compriamo! W l'Italia! W sempre l'Italia!!

Modificato da robreed il 21/01/2010 09:44:33

Autore: espano -
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rob e di ke ti meravigli.....oramai si tassa tutto ciò che può portare soldi allo stato....lavorono per questo no? è nu skifo!

Autore: The Power -
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Si chiama equo compenso, in realtà esisteva già, solo che il governo si è inventato questo allargamento smisurato su tutto ciò che ha memoria. In pratica questa era un atassa che i produttori pagavano per il fatto che i privati potevano fare, su quel supporto, una copia di cd o dvd originali. Copia legittima, perciò equo compenso. Io non mi meraviglio più di tanto, il paese per far funzionar eil suo welfare ha bisogno di soldi, ora dipende dai governi sceglier ela forma tramite cui raggranellare questi soldi, ci sono governi che vengono tacciati di aumentare le tasse, ma lo fanno in modo chiaro, lo fanno sui ricchi e sopratutto lo fanno verso chi è evasore. Ci sono altri governi che approvano lo scudo fiscale, a vantaggio solo di chi può avere capitali da portare all'estero, in pratic ali fanno rientrare senza conseguenze, millantano un abbattimento delle aliquote, peccato che vogliano eliminare solo le aliquote per i ricchi, mentre per circa il 90% della popolazione nulla cambierebbe, e che sopratutto lo fanno in maniera sleale tramite questi giochetti.

Autore: MaurizioCiccio -
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GameMaster

e giè Power, inoltre nmettiamoci che illudono con la storia del "cambiamento fiscale" spostando le tasse dai redditi ai consumi..... pero' i consumi per tutti... così tassando pane, benzina e altri fgeneri di prima necessità, aumenteranno i dislivelli sociali, dando sempre di piu' a chi ha già e sempre di emno a chi ha poco... ma per carità di reinserire la tassa di lusso no.... sarebbe una misura contro la tento sbandieratà libertà.. meglio tassare tutti (sempre gli stessi).... mavvaff... Il pane serve per mangiare, la barca il SUV, la vilal in sardegna non si toccano..... marivaff...

Autore: jdipik -
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Roma

Siamo uno stato in fin di vita. Almeno nelle repubbliche dell banane non ti lasciano l'illusione di essere libero (nella più ampio significato del termine). Paradossalmente nonostante sia più dura la vita almeno ti confronti con una legge certa: quella del più forte. Poi sta all'individuo sopravvivere o combattere in base alla propria indole, ma almeno le scelte sono coscienti. Forse l'unica salvezza sarebbe smetterla nell'accusare i politici per quello che fanno e iniziare a guardarci prima dentro e poi a guardare in casa, sul pianerottolo, in famiglia, a scuola, a lavoro finchè non capiamo che i veri responsabili siamo tutti noi. Purtroppo è un meccanismo perfetto. Nel momento in cui inizi a vedere le cose non hai più le forze perchè sfiancato da un quotidiano logorante e un futuro preoccupante. Come ho già scritto, se riuscirò a recuperare un po' di energie (e un pizzico di coraggio/amor proprio) non lo sprecherò per cambiare un paese che desidera il suicidio. Esiste un mondo al di là delle alpi o centinaia di piccole comunità dove tutto questo "rumore" arriva almeno ovattato, specie se ci si dimentica della TV e dei giornali.

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