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Dingo non è che condivida molto il tuo discorso. La libertà sta nel votare o meno, punto. E' stata la stesa destra con le leggi elettorali a dirci che noi dobbiamo solo votare, non scegliere il candidato. Ma questa è una polemica sterile.
In Emilia romagna ad esempio sono rimasti furoi dalle liste alcuni partiti minori, quali La destra il partito comunista dei lavoratori e un altro che non ricordo. Rappresenteranno anche solo l' 1,5% degli elettori, ma chi voleva votarli non può farlo. Nessuno però invoca il diritto dei cittadini a votare il proprio partito, perché sono partiti minori (o del c***o, se volgiamo essere onesti). Il diritto, la libertà si misurano quindi in percentuale?
Chi è causa del suo mal pianga se stesso, chi sbaglia paga, errore veniale o mortale che sia, non lo si può cancellare con una legge ad hoc. Se io pago il bollo con un giorno di ritardo, nessuno mi condona perchè il ritardo è lieve, se io presento un documento non valido, nessuno mi da una pacca sulla spalla e dice: dai può capitare di sbagliare, va bene lo stesso.
Ci sono regole che vanno rispettate per tutti, che siano il partito di maggioranza o l'ultimo degli sf**ati. Chi non lo fa sta fuori, mi sembra molto semplice. In pratica il centrodestra si è riammesso da solo, forte di essere al governo e poter fare una legge, decreto o quel che è, ad hoc. Se in questo c'è un principio democratico, allora io non ho mai capito nulla di cosa sia la democrazia.
p.s. Nei regimi si vota sempre, semplicemente c'è la lista unica del partito, oppure gli avversari non sono messi in condizione di vincere. Questo come precisazione storica, non con riferimento alle regionali di quest'anno.
Modificato da uribe il 03/06/2010 10:48:17
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