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purtroppo oggi grazie ad alcuni personaggi entrati a far parte del mondo della musica napoletana,ha portato ed un evoluzione negativa della canzone partenopea,canzone che però ha alle spalle centinai di anni di storia più che gloriosa e che non può perdersi per colpa di chi a braccetto con la camorra cerca di accontentare una fascia di napoletani dall basso livello culturale puntando solo a presenziare a quanti più matrimoni possible
ricordiamoci che i migliori artisti italiani come modugno,villa e mina si sono inchinati al fasciono della ligua napoletana sapientemente unita alle note che per alcuni secoli hanno distinto la nostra arte e la nostra passione
comincio oggi (sperando che i vostri consensi a questo post mi facciano continuare)
con una canzone nata nel 1903 da Eduardo Nicolardi (testo) Ernesto De Curtis (musica) la canzone entra a far parte del repertori di Enrico Caruso nel 1904
peppino di capri riprende questa canzone e la riporta al successo nel 1964 seguto poi da numerosissimi artisti italiani,tra questi:mina,massimo raniri,e sal da vinci
e de propio la versione di quest'ultimo artista che ho scelto per il vostro ascolto
Questa canzone si potrebbe definire autobiografica. Racconta di un disperato innamorato che canta sotto il balcone della sua innamorata sposata ad un'altro uomo.
Correva l'anno 1903 ed Eduardo Nicolardi, giovane poeta di 25 anni, si innamoro' di Anna Rossi l'esile e bellissima vicina di casa figlia di un facoltoso commerciante di cavalli. Quando questi dichiaro' il suo amore ai genitori di Anna, questi lo cacciarono via. La loro giovane figlia non poteva andare ad un giovane poeta dal futuro incerto, ma a Pompeo Corbera, un ricco cliente del padre dalla veneranda eta' di 75 anni. Il destino, o l'età dell'anziano marito, volle che l'amore trionfasse. Infatti dopo poco tempo dal matrimonio, Pompeo Corbera morì ed i due poterono coronare il loro sogno d'amore e noi avere una delle piu' belle canzoni d'amore di tutti i tempi.
Modificato da Ross! il 12/02/2011 14:25:01
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