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ROMA, 15 APR - La nuvola di cenere che si sta sprigionando dal vulcano islandese entrato in attivita' dal 21 marzo sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull, e' consistente e sta causando una serie di problemi al traffico aereo nel nord dell'Europa. Gli esperti, pero', al momento non sono concordi nel prevedere se la cenere in sospensione avra' o no effetti anche sul clima, sia a breve che a lungo periodo. Per Vincenzo Ferrara, che si occupa di clima all'Enea, un qualche effetto ''di raffreddamento'' ci sara' sicuramente come conseguenza dell'eruzione, ma quanto sara' forte e quanto durera' dipende soprattutto da che altezza raggiungeranno le ceneri: se queste rimarranno piu' basse, nella troposfera, allora ricadranno prima, interessando un'area piu' limitata. Se invece raggiungeranno la stratosfera ''allora possono rimanere in aria anche un anno o piu''', determinando effetti piu' sensibili e piu' diffusi. Lo studioso, a riguardo, cita quello che storicamente venne ricordato come ''l'anno senza estate''. Si tratta del 1816 durante il quale gravi anomalie al clima estivo distrussero i raccolti nell'Europa settentrionale, negli stati americani del nord-est e nel Canada orientale. Oggi si ritiene che quelle aberrazioni climatiche furono causate dall'eruzione vulcanica del Tambora, nell'isola di Sumbawa dell'attuale Indonesia (allora Indie olandesi), avvenuta dal 5 al 15 aprile 1815, eruzione che immise grandi quantita' di cenere vulcanica negli strati superiori dell'atmosfera. Allora la temperatura si abbasso' perche', come accade sempre in caso di importanti eruzioni vulcaniche, la luce del sole fatica ad attraversare l'atmosfera. ''E' vero - precisa Ferrara - che in questi casi si ha anche un aumento del cosiddetto effetto serra, che dovrebbe far salire la temperatura, ma con l'oscuramento del sole a prevalere e' l'effetto di raffreddamento''. ''La nuvola di cenere che dall'Islanda si sta estendendo a tutto il nord Europa non rischia di provocare cambiamenti sul clima, anche se potrebbe spingersi fino all'Italia'', afferma invece Giampiero Maracchi, ordinario di climatologia all'Universita' di Firenze. ''E' difficile fare previsioni sull'andamento della nuvola finche' non si sapra' esattamente che massa abbia - spiega l'esperto - quello che si puo' gia' dire e' che sembra molto piu' piccola di quella sprigionata dalla famosa eruzione del 1991 del Pinatubo, nelle Filippine, che rimase in giro per l'atmosfera del pianeta per due anni provocando veri e propri cambiamenti climatici''. Per Maracchi non e' escluso pero' che le ceneri arrivino in Italia: ''Dipendera' appunto dalla massa totale di materiale espulso nell'atmosfera, che ancora non e' stata stimata dai vulcanologi - afferma infine - potrebbe anche proseguire la sua corsa fino da noi, ma dubito fortemente che possa starsene in giro per due anni''.
...La natura ci sta dando segnali da molto tempo....... iniziando dagli tsunami, passando per i terremoti sparsi e finendo con i vulcani......
Ma i pezzi di m**da che comandano pensano a slavare le banche, l'economia, a mangiare sulla pelle degli uomini e degli animali passando per il territorio, sfruttando al massimo (anzi spremendo) le risorse...... L'unica cosa che mi rode il c**o che a pagare siamo tutti noi e chi puo' fare qualcosa se ne sbatte il c***o.......
Spero che i VERI responsabili muoiano del male peggiore tra indicibili sofferenze.....
Il genere umano è destinato ad auto-annientarsi, deve solo decidere tramite quale "mezzo" (nucleare, batterologico, chimico, o le vendetta della MADRE NATURA)....
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