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Ddl Alfano, proposto lo scudo totale per Premier e
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Ddl Alfano, proposto lo scudo totale per Premier e

Autore: MaurizioCiccio -
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.. Ministri ROMA -Dopo la bocciatura da parte della Consulta del cosiddetto Lodo Alfano, il Pdl prepara una legge costituzionale che porta sempreil nome del Guardasigilli e, riguardo le immunitàper lealte cariche politiche, propone in aggiunta un'estensione anche per i reati penali commessi da Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio e ministri prima ancora di aver ricevutoogni incarico e/o nomina. Ad avanzare l'ipotesi di "scudo totale" è statoIl presidente della Commissione Giustizia del SenatoFilippo Berselli. Il parere, che era già stato annunciato durante la scorsa settimana,è stato approvato oggi a maggioranza dalla Commissione Giustizia e subito dopo depositatopresso la Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. Riguardo la richiesta di Berselli, come si legge anche su Reuters, un suo portavoce aveva precisato che, il senatore,"ha rilevato che c'era una disparità di trattamento tra il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio e i ministri. C'è un problema dal punto di vista istituzionale e costituzionale, non si tratta di un parere politico". Come già precisato, il ddl Alfano, tenta di estenderela sospensione anche dei processi iniziati prima dell'assunzione dell'incarico non solo per il presidente della Repubblica ma anche per Premier e ministri. A conti fatti, dunque, quella che se verrà approvata sarà una legge costituzionale porta avanti le stesse istanze del meno fortunato Lodo e, cioè, uno scudodai fendenti della giustiziafornito aSilvio Berlusconipersospenderetutti i processi passati ed in corso. Proprio il complicato e lungo iter d'approvazione, però, rischia di rappresentare l'intoppo principale al disegno "protettivo" della maggioranza. Una legge costituzionale, infatti, deve essere discussa due volte da entrambi i rami del Parlamento e, per evitare il referendum, durante la seconda seduta, deve essere approvatadai 2/3 dei parlamentari. Alla diffocoltà dell'inter, si aggiunge poi un limite temporale: il ddl, difatti, dovrà essere approvato non oltre il mese di ottobre 2011;ovvero ilgiorno in cui la legge sul legittimo impedimento che per ora tiene il Cavaliere lontano dai tribunali decadrà. Ovviamente, il termine dei 18 mesi previsti dalla norma, potrebbe scadere prima nel caso in cui la Corte Costituzionale reputi fondati i già numerosi ricorsi presentati dai rappresentanti dell'opposizione. In ogni caso, se il disegno dei berlusconiani dovesse essere completato, ogni magistrato dovrebbe presentare al ramo parlamentare corrispondente alla carica la richiesta di processo. Poi 90 giorni di tempo massimo da parte di Camera o Senato per decidere sulla sospensione (che è comunque attivata dal momento in cui il giudice rivolge la richiesta). Decisione che, nel caso del capo dello Stato e dei ministri, viene presa direttamente ed esclusivamente dal Senato. Nella norma, comunque,non è prevista alcuna immunità per i presidenti di Camera e Senato e, più di qualcuno, pensa maliziosamente che ciò sia dovuto al fatto che Berlusconi, nel suo futuro politico, non prevede simili incarichi ma, piuttosto, il ruolo attualmente ricoperto daGiorgio Napolitano. e noi tutti zitti muti e immobili...

Autore: espano -
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la gente nn ne può più..si andrà verso manifestazioni e rivolte sempre piu frequenti...ecco gli inizi.... LA PROTESTA DEI 5.000 - Stamane i manifestanti hanno invaso piazza Venezia e la vicina via dei Fori Imperiali, lanciando un "S.o.s. L'Aquila" e chiedendo sospensione delle tasse, occupazione e sostegno all'economia. Sono circa 5 mila le persone arrivate dal 'cratere', oltre al comune dell'Aquila paesi limitrofi come San Demetrio, Fossa, Torre dei Passeri, in provincia di Pescara, e Sulmona, che pur non essendo stata inserita nell'area dell'epicentro del sisma del 6 aprile 2009 ha subito danni. I manifestanti, arrivati con 40 autobus e in auto, hanno sfilato lungo via del Corso diretti a Montecitorio e nel pomeriggio si concentreranno in piazza Navona. Alla manifestazione, organizzata dal Popolo delle carriole del presidio di piazza del Duomo, hanno aderito tra gli altri i comitati '3 e 32', 'Rete Aq', 'Eva' (Eco villaggio autocostruito), 'Cittadini per i cittadini' e gli universitari che abitavano la Casa dello studente. I manifestanti vestono magliette con su scritto "forti e gentili", come diceva D'Annunzio, "ma non fessi", e portano bandiere nere e verdi, i colori della città. TAFFERUGLI A MANIFESTAZIONE AQUILANI, FERITI - Urla e tensione per le vie del centro. Stamane i manifestanti dell'Aquila hanno raggiunto Piazza Colonna, e hanno bloccato il traffico a via del Corso. Ai megafoni, a cento metri da Palazzo Chigi, gli aquilani gridano "vergogna". In mattinata, in via del Corso, a qualche decina di metri, la polizia aveva bloccato l'avanzata del corteo proveniente da Piazza Venezia e ne sono seguiti alcuni tafferugli. Due i feriti. Un giovane presente alla manifestazione dei terremotati aquilani e' stato ferito alla testa. Il ragazzo racconta di aver ricevuto due manganellate e presenta lesioni sanguinanti. ''Guardate il sangue di un aquilano - ha detto dopo essersi rifugiato nella sede di una banca in via del Corso - La mia unica colpa e' essere un terremotato''. Un altro manifestante e' stato raggiunto da alcune manganellate. BERSANI TRA MANIFESTANTI, CONTESTAZIONI E APPLAUSI - "Vergogna, buffoni, ci avete lasciati soli", cosi i manifestanti dell'Aquila hanno accolto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, arrivato a piazza Colonna. I manifestanti hanno urlato che "l'opposizione ci ha abbandonato". "Siamo pronti a sostenere un intervento di solidarietà fiscale. Si può fare una tassa di scopo e questa manovra può essere l'occasione per dare spazio a queste decisioni". Lo ha detto ai manifestanti aquilani che hanno raggiunto Piazza Colonna a Roma, il leader del Pd, Pierluigi Bersani. "Sono qui per far sapere al popolo dell'Aquila che per il Pd la città abruzzese è il problema numero uno", ha concluso tra gli applausi Bersani. SINDACO CIALENTE CALPESTATO IN TAFFERUGLI - "Non ci è bastato il terremoto abbiamo preso anche le botte". Così il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente commenta gli scontri di oggi alla manifestazione dei terremotati a Roma. "Sono stato calpestato nei tafferugli a piazza Venezia mentre cercavo di calmare gli animi", ha rassicurato Cialente, dopo che si era sparsa la voce che fosse stato colpito da una manganellata. Il sindaco dell'Aquila accusa dolore a una caviglia e dice:"non mi aspettavo il blocco da parte delle Forse dell'ordine, abbiamo fatto sempre manifestazioni pacifiche", ma spiega di non essere a conoscenza del percorso autorizzato per la manifestazione.

Autore: kingz -
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I prossimi saranno i disoccupati cui scadono gli ammotizzatori in deroga.... poi a settembre/ottobre si riparla di un'altra mini manovra. Questo perche' gia' si intravede , vedere stampa estera !!!, un rischio default Italia come quello della Grecia. E questi pensano solo a pararsi il c**o dalle pubblicazioni sui loro malefatti e dal non andare in galera. Alle prossime , lo dichiaro per onestà intellettuale , se posso partecipo. Anche contro il ddl Alfano. LA LEGGE DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI .

Autore: MaurizioCiccio -
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Berlusconi è nervoso su questo "lodo"... sapete perche? Leggete di seguito... Ora, vista la centralità della legge, vale la pena di riordinare le cose in un piccolo bigino che ci potrà essere utile di qui ai prossimi 15 mesi. 1. Al momento il premier scansa i processi con il Legittimo impedimento, che però dura solo fino all’ottobre dell’anno prossimo, poi scade. 2. E’ quindi indispensabile che il Super Lodo Alfano diventi legge costituzionale prima dell’ottobre dell’anno prossimo. 3. E’ tuttavia probabile che il Legittimo impedimento vada al vaglio della Consulta entro il luglio dell’anno prossimo e lì venga bocciato, 4. Per essere sicuri di salvare le suddette al premier, sarebbe quindi meglio (per loro) che il Super Lodo Alfano diventasse legge costituzionale entro il luglio del 2011. 5. Per arrivare a questo risultato, bisogna correre come dei pazzi, perché come noto tra la votazione di un ramo del Parlamento e l’altro devono passare almeno tre mesi (la discussione è appena iniziata in Commissione al Senato). 6. Sul tutto però pende l’incubo del referendum: basta un quinto dei membri di una Camera perché il Super Lodo Alfano diventi oggetto di referendum, dato che con ogni probabilità la modifica della Costituzione non passerà con la maggioranza qualificata. 7. Trattandosi di referendum costituzionale, non c’è bisogno di quorum. 8. Se quindi il Super Lodo Alfano viene fatto passare entro luglio 2011 (per evitare il rischio che il premier si trovi senza scudo nel caso la Consulta faccia cascare il Legittimo impedimento) c’è la non remota probabilità che venga abrogato già nell’ottobre del 2011, cioè tra 15 mesi. 9. Nell’ottobre del 2011, il Legittimo impedimento (anche se la Consulta lo passasse) è comunque appena scaduto. 10. Il risultato è che tra quindici mesi il premier rischia di trovarsi senza uno straccio di scudo e con (almeno) tre processi penali pendenti. Chiaro adesso perché è così nervoso?

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