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PYONGYANG (Nord Corea), 28 luglio 2010 - Sei ore di umiliazione pubblica: è questa la punizione inflitta ai Nazionali nordcoreani al loro rientro in patria dopo i Mondiali sudafricani, conclusi con tre sconfitte in altrettanti incontri. Il motivo? Aver tradito la fiducia del "Caro Leader" Kim-Jong-il.
PUBBLICO LUDIBRIO — Lo riporta "Radio Free Asia", spiegando che lo scorso 2 luglio la squadra (tranne Jong Tae-se e An Yong-hak, rientrati direttamente in Giappone, dove sono nati) è stata costretta a rimanere in piedi su un palco allestito al Palazzo della Cultura popolare, esposta alle "reprimende" di oltre 400 persone; il c.t. invece sarebbe stato mandato a lavorare in un cantiere edile della capitale Pyongyang.
da Gasport
Aggiungo che lo avessimo fatto noi,sarei stato veramente felice di insultarli per la nostra pessima prestazione. Riguardo l'allenatore punizione severa ma sicuramente efficace.
Dico che i giocatori ed il tecnico della Corea del Nord non si meritano tutto ciò perchè sono capitati in uno dei gironi più difficili e sicuramente non potevano fare molto.
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