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e intanto, mentre in parlamento si litiga...
Utenti online sul forum: ndooosda

e intanto, mentre in parlamento si litiga...

Autore: Gabriele012 -
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pocholandia

Guerriglia disoccupati, bus distrutti a Napoli e in mattinata occupata la sede Inps NAPOLI (1 ottobre) - Si sono mossi con la solita tecnica da guerriglia e hanno provocato l’ennesima serata d’inferno. Ieri sera intorno alle 19 gruppi di teppisti hanno invaso piazza Garibaldi danneggiando bus e rovesciando cassonetti. Secondo la Digos che indaga su quest’ultimo raid, potrebbe trattarsi dell’ennesima incursione dei disoccupati. Tre bus sono stati bloccati al corso Garibaldi, altri due in via Ponte di Casanova. I passeggeri sono stati fatti scendere. Poi, i teppisti hanno sgonfiato le ruote. Contemporaneamente altri malviventi si sono accaniti contro i cassonetti dando fuoco alla spazzatura. Un caos: gente in fuga, turisti terrorizzati. Tanto che in un primo momento era sembrato che ad andare in fiamme fossero stati i bus. Non era così, ma i danni sono comunque ingenti. E soprattutto resta lo spavento il senso di impotenza: quella che si vive in questi giorni è una guerriglia dalla quale è difficile per tutti difendersi. Gli episodi inquientanti si ripetono con un ritmo sempre più incalzante. Martedì sera l’intimidazione contro l’assessore regionale Severino Nappi e contro la sua famiglia: sconosciuti hanno bussato al suo citofono e hanno urlato: «Morirari tu e tuo figlio». Dieci giorni fa lo stesso assessore era stato aggredito durante un convegno a Pignataro Maggior: alcuni manifestanti tentarono di colpirlo con un lancio di sedie e tavolini di plastica. Anche per queste vicende la Digos setaccia l’ambiente dei disoccupati dove la tensione è altissima. Martedì, lo stesso giorno dell’intimidazione a Nappi, un gruppo di senza lavoro è salito sul tetto del Municipio, mercoledì un centinaio di iscritti ai banchi Nuovi ha inscenato un sit-in sul sagrato del Duomo. Quasi contemporaneamente è stata assaltata la sede dei Popolari per il Sud (l’ex Udeur) in via Melisurgo ed è stata occupata la sede la sede del Partito democratico in via Toledo. Intanto in piazza del Plebiscito un manipolo era salito sul tetto di Palazzo Reale con uno striscione, mentre un centinaio di iscritti ai banchi Nuovi inscenavano un sit-in sul sagrato del Duomo.

Autore: robreed -
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GameMaster

Solidarietà con i disoccupati, ma di certo non sono questi i modi giusti di attirare l'attenzione sul problema

Autore: Gabriele012 -
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pocholandia

sai rob, non giustifico questi metodi, anzi li condanno, però a volte capita che la disperazione rende poco lucidi e a furia di non essere ascoltato, compi gesti smisurati e violenti. Sappiamo bene che a Napoli, i disoccupati organizzati sono un partito, ma tant'è se in un città in cui il 50% delle persone non ha un lavoro regolare e c'è un tasso di disoccupazione tra i più alti d'europa, in queste condizioni è facile reperire "disperati" che assecondano modi violenti, soprattutto quando nel paese ci si occupa di legittimi impedimenti e crisi di maggioranza, ma della povera gente che perde il posti di lavoro, al massimo, leggi solo qualche dato a piè di pagina... Ricorda, la violenza è sempre frutto dell'indifferenza!

Autore: robreed -
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GameMaster

Ma sono d'accordissimo con te! Infatti ripeto, sono solidale con loro e capisco la situazione (io sono dovuto andare via da Napoli, altrimenti probabilmente mi trovavo tra di loro!), condanno il modo di attirare l'attenzione. Sai sicuramente meglio di me che il problema della disoccupazione nella nostra amata città è epocale, e che di certo non lo risolvi da un giorno all'altro. E' pur vero che non si fa niente per risolverlo, anzi si fa di tutto per accentuarlo (vedi l'AlfaSud di Pomigliano, giusto per fare un esempio), ma questi atti vandalici vanno solo a discapito dei cittadini e della città stessa.

Modificato da robreed il 01/10/2010 12:55:24

Autore: The Power -
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IGNORANTI!! Non sapete nulla di questo paese, va TUTTO BENE! non vedete i risultati sono sotto gli occhi di tutti, voi siete offuscati dall'odio verso il vostro presidente dle consiglio, per questo non lo capite! Pe rquanto riguarda l'argomento violenza, benissimo è da condannare senza se e senza ma, ma ora ditemi una cosa, quale è la forma di violenza più pericolosa, questa di protesta dei disoccupati, o quella di certi politici che lavorano solo per i propri interessi, intascando fior di quattrini con il conflitto di interessi, evadendo, grazie a leggi ad personam, miliardi di tasse?? Io opto per la seconda, perchè poi vedete, se rinascono le brigate rosse, prendono Marchionne e iniziano a gonfiarlo di botte, non dite che sono i soliti comunisti, io direi che Marchionne se le merita tutte le botte! Con la connivenza di questo f***uto governo è riuscito a ristabilire le condizioni lavorative del 1800, in pratica il lavorator eè uno schiavo! Prima di condannare le persone che manifestano in maniera così eclatante, rileggerei l'ultima fras edi Ocram. Rob la durezza delle mie parole non è assolutamente diretta a te.

Autore: lorcavenere -
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buona parte se non la totalità dei "disoccupati" manifestanti a Napoli, sono disoccupati per scelta. lavorano in nero e fanno parte di questa organizzazione che prende soldi dai partiti per manifestare, dai sindacati e dalla camorra per prestazioni a gettone. questo forse, qualcuno non lo sapeva ancora. il resto si sa bene.

Autore: jdipik -
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Roma

Pow la colpa non è dei Marchionne, gli A.D. fanno gli interessi del proprio datore di lavoro e degli azionisti (il che direttamente o meno ci riguarda tutti). Il problema è esclusivamente politico. Ma non solo perchè non riesce ad interaggire con i partner privati con un minimo di ascendente ma perchè non investe per far uscire almeno i giovani dalle fabbriche. In Italia anche per via della globalizzazione visto lo stato assente devono essere i genitori ad indirizzare i propri figli in aree di lavoro più "tranquille". Tra alcuni settori dell'artigianato (idraulico ad esempio) fino ad un'imprenditoria terziaria (innovazione tecnica e tecnologiaca in primis), rispettando le velleità degli stessi giovani e in base alle possibilità delle famiglie, ci sono ancore delle zone floride. La fabbrica è un modello di lavoro duro e con pochissimi benefit (oggi), e con i contratti precari e il continuo abuso dei patti in deroga ha perso anche quell'appeal "del posto fisso" che ormai anche nel comparto statale sta sparendo. Con una classe dirigenziale (sx e dx) che preferisce pensare "ad altro" se non ci svegliamo e ci arrangiamo da soli in casa non ne usciamo "vivi". PS: io ad esempio a 35 anni stufo e con poca fiducia verso la sopravvivenza del mio mestiere sto prendendo in considerazione altri tipi di lavoro mettendo in preventivo anche il rischio molto probabile di dover ricominciare da zero , con la conseguente fatica a riuscre ad adattarmici in fretta.

Modificato da jdipik il 15/10/2010 19:08:27

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