You are using an outdated browser. For a faster, safer browsing experience, upgrade for free today.
Un altro angelo che ci ha lasciato...
Utenti online sul forum: nessun utente è sul forum.

Un altro angelo che ci ha lasciato...

Autore: Netum Magnum -
contatta

Anche se la notizia non è recente, bensì lontana ecco vi segnalo questa giovane ragazza che è morta a 18 anni, ha sempre sperato di vincere la sua battaglia, era una ragazza molto credente, un sorriso speciale ecco l'articolo che annunciava la sua morte: NOTO.(*vr*) La sua battaglia, quella per cui ha lottato strenuamente, l’aveva vinta non più tardi di due settimane fa. Era riuscita a tagliare con successo il traguardo della maturità scientifica, animata dal profondo amore per lo studio che l’ha da sempre caratterizzata e che mai è stato ostacolato dall’aggravarsi della malattia, sostenendo l’esame da un letto del Policlinico di Catania. Poco prima della mezzanotte di venerdì, in quel letto d’ospedale, attorniata da genitori, amici e parenti, Lucia Sortino ha chiuso gli occhi per sempre. Diciotto anni, da sei Lucia lottava contro un tumore che colpisce i muscoli, il rabdomio sarcoma, che l’ha fortemente debilitata fisicamente, senza per questo farle mai perdere la speranza, la grinta, il coraggio. E la salda fede (“il mio rapporto con Dio”, il significativo titolo della tesina). Nella notte di ieri, in una bara bianca, Lucia è tornata a casa, dove è stata allestita la camera ardente, in vista dei funerali che saranno celebrati domani, alle 17, nella basilica del Santissimo Salvatore. E’ arrivato in un momento di grande prova e sofferenza, il triste epilogo del calvario di Lucia, segnato nel tempo sì da speranze e ricadute, ma soprattutto dalla volontà di non arrendersi. Mai. Era diventata – e sarà - una bandiera, Lucia, per i ragazzi e gli insegnanti della sua scuola – il I Istituto di istruzione secondaria superiore “Matteo Raeli” –, che non l’hanno mai lasciata sola, e per la città. Tanto che ad aprile l’intera Noto si era mobilitata per una raccolta fondi in sostegno della famiglia partita proprio dai banchi della sua V B del liceo Scientifico, dove Lucia tornava a fare lezione ogni volta che le condizioni di salute glielo consentivano, altrimenti erano i professori e i compagni a trasferire la scuola a casa sua. Una storia, la sua, che Lucia decise di raccontare per la prima volta dalle colonne del “Giornale di Sicilia” nel febbraio di tre anni fa, nell’ambito dell’iniziativa “Cronaca in classe”, e che l’anno successivo è diventata pure un libro autobiografico: “Il difficile cammino della mia vita”. La gara di solidarietà iniziata allora non si sarebbe più fermata. Lucia, però, guardava oltre: a inizio anno aveva preso carta e penna e scritto alle autorità nazionali e locali, lanciando un appello per scongiurare l’ipotesi di chiusura del reparto di Ematologia e oncologia pediatrica del Policlinico catanese, nel quale non solo lei, ma tanti bambini e ragazzi, erano ricoverati, alleviando la sofferenza nella compagnia e nel sostegno da parte dell’équipe medica, una vera e propria seconda famiglia. Che non ha nascosto lo stupore nell’assistere agli esami sostenuti con determinazione e serenità da Lucia, la quale ha donato ai commissari dei portachiavi con l’icona della Madonna. Scuola e fede: il binomio che a Lucia ha dato la forza di continuare a lottare e a credere in questi difficili anni. E coronando il quale si è addormentata per sempre. Non meritava...

Ultimi risultati
chiudi