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.L'Italia ha bisogno di una riforma del sistema giustizia, su questo non ci piove.
Ciò su cui piove, è quello che in questo post viene evidenziato con una limpidezza ed una banalità impressionanti, al punto da farti riflettere sulle reali capacità intellettive dei nostri governanti.
In primis, corre precisare come si stia parlando di giustizia penale in questo caso, ed ad essa mi voglio attenere, pure perchè credetemi se vi dico che il discorso giustizia civile è ancora più allarmante e deprimente di quello penale...caso mai qualche volta vi spiego.
Giustizia penale, dicevamo.
Da più parti, ultimamente, si cerca di far capire a noi inetti popolani che il problema giustizia sta tutto nella separazione o meno delle carriere dei magistrati (giudici e PM) e dalla politicizzazione di qualcuno.
Bene, ora io non escludo, che anche nell'ambiente della magistratura ci siano degli uomini che in quanto tali mettano davanti loro questioni personali rispetto a quelle generali ed alte a cui sono asservite ovvero la giustizia, e questo è cosa grave.
Tuttavia, questo non è il problema principale della giustizia italiana, di solito chi si rende autore di queste "gesta" prima o poi rinuncia alla toga, così come quei giudici protagonisti a cui alludeva Lorca.
Il sistema magistrati e giudici, credetemi è meno corrotto di quello che si tenta di far credere....
Altro problema della giustizia italiana, secondo i governanti, è rappresentato dall'Autonomia del CSM, ovvero l'organo di controllo dei PM e dei Magistrati.
L'autonomia di tale organo trae origine nella costituzione italiana e nella "caratteristica" della nostra repubblica, che vuole una netta separazione di poteri tra esecutivo, legislativo e giudiziario.
Ora in questi ultimi 15 anni è accaduto che il Potere Esecutivo è cresciuto a dismisura, trasformando di fatto la nostra repubblica parlamentare, in una repubblica presidenziale in cui il parlamento (in origine organo di rappresentanza del popolo, oggi direste che è così?), salvo clamorosi ribaltoni come quello di questi giorni, è svuotato della sua funzione primaria, ovvero il legiferare che da anni oramai avviene solo mediante DL (decreti di urgenza, ratificati dal parlamento) e D.lgs. Decreti legislativi con cui il parlamento delega il proprio potere di legiferare al governo.
Per carità tutti sistemi che in via eccezionale ( e qui l'anomalia) la costituzione conosce...ma che servono a far comprendere il perchè, l'ansia dei nostri governanti sia quella di annettere al proprio controllo, mediante continui attacchi pubblici delegittimanti, anche la giustizia, cercando di completare il quadro del governo, controllo, legifero e mi faccio giustizia...aberrante!
Insomma, questa lunga premessa per far capire che, in realtà si cerca di curare la giustizia partendo dalla risoluzione di aspetti secondari, al solo fine di controllare anche quest'ultimo potere.
Il problema giustizia penale in italia, invece, si risolve in maniera più semplice.
Si riforma il sistema penale, troppo garantista ed imperniato sul concetto di “rieducazione” che deve avere la pena.
In ossequio alla clericità dell'italia, la riforma del “Giusto processo” di influenza europea, avutasi ormai nel lontano 1988, ha fatto si che il processo penale in italia fosse inperniato sul concetto di pena = espiazione del peccato, con conseguente tutela eccessiva del reo e garanzie processuali a dismisura.
Il risultato? Processi lunghissimi (grazie soprattutto alle numerose eccezioni tecniche concesse ai difensori dei presunti colpevoli), moltiplicarsi di carte, momenti istruttori e tecnicismi che in soldoni fanno si che i tempi dei processi si dilatino a dismisura.
Non bastasse, le pene, l'istituto dell'attenuanti e della buona condotta sono troppo semplici da ottenere ed hanno troppo peso nel sistema processuale italiano, di qui lo scaturire di pene ridicole in molti casi.
Ancora, l'abitudine maledetta in Italia di accorciare le pene ad ogni gradi di giudizio, qui il problema è più di sistema (mentalità) che tecnico, ed è avallato dal solito eccessivo utilizzo del mezzo della presunzione di innocenza...io personalmente dopo il primo grado inizierei a parlare di presunzione di colpevolezza.
Infine, la pena, vista come espiazione non permette di introdurre sistemi duri (esclusi i casi di mafia) che ad esempio darei anche ai colpevoli di reati sessuali o di pedofilia...carcere duro, lavoro duro...ma no, in italia anche il pedofilo omicida può redimersi e recuperare...certo, ma in tanto 30 calci in c**o al giorno, st***zo!
Scusate per la lunghezza e la noia...
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