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GameMaster
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vi ricordate l'invasore di campo italiano con la maglia di Superman che voleva Cassano in nazionale?????
Leggete cosa racconta .....
Parla Mario Ferri, l’invasore di campo pro-Cassano che racconta la sua esperienza ad Abu Dhabi.
“Ho rifiutato, non sono una prostituta”: con queste parole Mario Ferri, l’invasore di campo famoso in tutto il mondo per le sue avventure sul terreno verde degli stadi di calcio, sempre a sostegno di Antonio Cassano, racconta come si è conclusa la proposta, rigettata al mittente, di una notte gay con un giocatore dell’Inter. ‘
INTER – Il ragazzo, pescarese, racconta la sua vita in carcere e precedente all’arresto sul Centro, quotidiano locale abruzzese.
Mi ha proposto di salire in camera sua in cambio di 4 mila euro. Gli ho detto di no’. E’ la rivelazione ‘piccante’ di Mario Ferri, alias il Falco invasore dei campi di calcio. A fare la proposta indecente al giovane di Montesilvano (Pescara) sarebbe stato un calciatore dell’Inter ‘all’hotel Shangrila di Abu Dhabi prima della finale del mondiale per club Mazembe-Inter’. (…) ‘Ma ho rifiutato, non sono una prostituta’, ha pero’ messo le mani avanti. ‘L’ho conosciuto in una discoteca a Milano quando ho partecipato alla trasmissione di Chiambretti. Tra noi e’ nata una amicizia normale: ci siamo scambiati sms, telefonate e niente piu’ – ha raccontato il Falco – Una volta ad Abu Dhabi mi ha chiesto di appartarci per parlare e mi ha proposto di salire in camera sua, ma gli ho detto di no’.
Poche le informazioni ulteriori che l’uomo si sente di dare in proposito. Il giocatore che lo avrebbe abbordato non sarebbe italiano, ma questo, quando si tratta dell’Inter, non aiuta a restringere il campo.
‘Non posso dire chi e’, comunque non e’ un italiano’, ha puntualizzato Ferri, ben sapendo che la ricerca sarebbe comunque difficile visto che al mondiale per club nell’Inter gli italiani erano solo 4 su una rosa di quasi 30 giocatori. Ferri, che ora ammette di essere assistito da Lele Mora e che punta a partecipare all’Isola dei Famosi, ha anche raccontato di come e’ riuscito, pur ai domiciliari, a salire sull’aereo a Fiumicino per andare ad Abu Dhabi ‘Per evitare controlli alla dogana sono passato da una porta d’emergenza che mi ha condotto fino al gate: ci sono riuscito grazie alla complicita’ di un addetto dell’aeroporto: l’ho pagato’,
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