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Io invece sono in una fase fatalista: siamo talmente piccoli (anche se abbiamo la presunzione di sentirci immensi) che in merito alla fine cambia poco se a colpirci è la sf**a di una malattia, un incidente o un disastro su scala globale naturale o artificiale.
Preferisco occuparmi del tempo tra "adesso" e quel giorno.
Come giustamente hai precisato in altri post e interventi hai parlato di altro, ma quello era stato il tuo primo, e per un po' unico, post. E non è un caso che abbia voluto rispondere solo dopo gli altri.
Riguardo alle opinioni ognuno è libero di esprimere la propria, come nel rispetto è giusto anche replicare e vedersi replicare. E mi sembra nel mio passato, seppur combattendo anche aspramente per le mie idee, di aver sempre considerato l'interlocutore di turno comunque un pari (addirittura qualcuno da cui provare ad imparare nonostante la mia presunzione).
Ma quel tuo post...
Scusami ma ancora non l'ho digerito, meglio che mi fermo.
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