Il Rifiuto Zaia...

Poi c'è la "piccola" componente camorristica Ed infatti è qui che volevo arrivare. Sicuramente lo Stato ha le sue colpe ma credo si possano dividere al 50% proprio con chi da questo fenomeno ha solo da guadagnarci. Ora può sembra facile parlare dal di fuori, e per la terza volta mi scuso se offendo qualcuno da una posizione all'apparenza "privilegiata", però dal di fuori è complicato "aiutare" quando questo significa partecipare ad un meccanismo corrotto e anzi in questo modo alimentandolo, giustificandolo e addirittura paradossalmente sostenendolo. Mi spiego. La situazione a Napoli dovrebbe essere questa. C'è qualcuno che guadagna nel malfunzionamento del ciclo dei rifiuti. Lo Stato viene tagliato fuori dalla gente un po' a ragione e un po' perché a qualcuno serve per dimostrare la propria forza. Quindi per rimediare all'emergenza si ricorre alla "solidarietà" esterna. Ora io non vorrei con la retorica fornire delle "facili" soluzioni ma finché non si spezzano gli interessi della camorra in questo affare la soluzione non ci sarà mai. E non basta passare dal riciclato alla raccolta porta a porta. E non basta neanche la politica romana (anzi forse con quella si può solo peggiorare). Ma solo i napoletani possono far questo. Forse sarò utopista ma se iniziasse la stragrande maggioranza dei napoletani onesti ad organizzarsi e a scendere in piazza con manifestazioni e cortei probabilmente gran parte dell'Italia si dimostrerà solidale. Ma non per portare via il sacchetto della spazzatura, o almeno non solo, ma facendo pressioni perché lo Stato se ne occupi seriamente. Come? Invece di mandare l'esercito a scortare i camion dell'immondizia deve essere mandato per aiutare nelle varie forme (Finanza, Carabinieri, ecc) a spezzare questa specie di moderna schiavitù.

A conferma di quanto dicevo e di quanto zaia ed i suoi concittadini padani siano responsabili al nostro pari delle nostre morti! Emergenza rifiuti, tumori in aumento a Napoli Gli scienziati: uomini + 9,2%, donne + 12,4% NAPOLI - Cifre choc sul legame tra tumori e rifiuti in Campania: sono contenute nel report che un gruppo di scienziati italiani pubblica oggi sull’autorevole rivista scientifica statunitense Cancer Biology and therapy. In trent’anni di rifiuti di tutta Italia smaltiti con logica criminale in Campania, le areee a nord di Napoli e a sud di Caserta risultano classificate «ad alto indice di pressione ambientale». Colpa degli sversamenti abusivi e no: e nelle zone a maggior incidenza di sversamenti, anche tumori e malformazioni crescono. Le aree nere sono fra Napoli e Caserta e sul litorale domizio: qui c’è un aumento di morti del 9,2 per cento in più tra gli uomini e del 12, 4 in più tra le donne. I dati sono aggiornati al 2009. E annoverano anche una varietà di malformazioni congenite, più numerose del normale. ZAIA cosa vuoi trasmetterci Il Know how del killeraggio in cambio del profitto?

Modificato da ocram78 il 07/07/2011 11:31:25