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I problemi legati all'iva li conosco bene e purtroppo non da un punto di vista teorico ma pratico visto che alla fine ho dovuto chiudere la mia attività perché non riuscivo più a contrastare onestamente certe pratiche.
Maurizio le garanzie devono essere garanzie, cioè devono avere una certa solidità.
Faccio un esempio prendendo spunto da un articolo che mi ha lasciato interdetto sui trasporti pubblici romani.
Da una recente analisi sembra che il biglietto lo paghi solo il 40% degli utenti ed è per questo che l'azienda ha deciso di aumentarne il costo (sembra addirittura fino al 50% in più).
Ora quel 40% è gente come me, che non vuole avere grane e non vuole fare brutta figura se sale il controllore, e continuerà a pagare il biglietto anche quando arriverà a 2 euro.
Seguendo il tuo ragionamento anche se quel 40% diventasse, in virtù di un aumento, il 38% o il 35% l'azienda alla fine potrà contare su più risorse certe.
La stessa cosa capiterà sull'iva. Magari qualcuno patteggerà qualche lavoro in nero in più ma il disavanzo sarà assorbito da tutto l'aumento che deriverà da chi lo scontrino o la fattura è obbligato ad emetterlo.
Capitolo IRE/IRES. Verso dicembre su tutti i giornali fu pubblicato uno studio, credo ISTAT, nel quale veniva reso noto che i ricchi in Italia sono pochissimi.
Quindi dietro le false o "aggiustate" dichiarazioni dei redditi ci sono sistemi ben più sofisticati della mancata emissione di qualche fattura.
Senatore in merito alla tracciabilità condivido che non saranno tutte rose e fiori ma se si vuole tentare di introdurre certe misure è inevitabile che dovremmo scendere a patti con i nuovi usi.
Però sono convinto che la questione "anziani" sia strumentalizzata non dai diretti interessati ma da chi ha molto da perdere da queste nuove misure.
Insomma se ci sono dei problemi proviamo a trovare delle strade.
Mia madre, che va per i 70 anni, ha sempre dovuto avere un conto in banca perché altrimenti diventava assai complicato prendere lo stipendio (senza contare i rischi di andare in giro verso il 5 del mese) ma non ha mai avuto carte. Qualche anno fa gli ho spiegato come funzionavano (il bancomat) e paradossalmente si trova meglio e si sente più sicura ad andare in giro.
Un altro problema che si pone è che in tutto sto giro a guadagnarci saranno le banche. Può essere, ma se siamo informati la cosa è meno automatica di quanto si pensi.
Alcuni punti a sostegno di quello che sostengo.
Tra le misure introdotte c'è l'abolizione dell'imposta di bollo per chi ha una giacenza media inferiore ai 5000 euro. Quindi chi ora prende 1001,00 euro di pensione ed è "costretto" ad aprire un conto quest'ultimo sarà quasi gratis.
Ma non c'è solo il conto corrente dove poter versare la pensione. Ci sono i libretti postali (molto più conosciuti dai nostri vecchi che non da noi "giovani") e le carte ricaricabili che praticamente non hanno costi.
Si contesta il fatto che si obbliga la gente ad utilizzare le carte negli esercizi commerciali con un vantaggio per le banche.
Ora se parliamo sempre degli anziani non è proprio vero dato che nessuno gli vieta, una volta che è stata accreditata la pensione sullo strumento scelto, di prelevare l'intera somma in contanti.
Per tutti gli altri il discorso si fa un po' più complesso.
In cambio di un possibile aumento del 2% (da esercente è la commissione massima sulle carte che in tanti anni mi è stata concessa dalle società che mi hanno installato i vari pos che ho avuto, quella dei bancomat spesso era zero o forfettaria) avremmo la fattura o lo scontrino che a quel punto il negoziante sarà costretto ad emettere.
Ho messo possibile in grassetto perché l'aumento è un ulteriore spauracchio messo in risalto ad arte. Già oggi la maggior parte dei prezzi non cambia in base al mezzo di pagamento che si vuole usare. Quasi tutti quelli che ancora chiedono o "sponsorizzano" i contanti lo fanno per dei chiari scopi e se li scegliamo non possiamo far finta di nulla.
Infine grazie a questo presunto regalo le banche si sono dette disposte ad abbassare ulteriormente i costi sui pos, e per me (come per tanti, la maggioranza dei consumatori mi azzardo a pensare, che vedo in fila alle casse dei centri commerciali) potrebbe addirittura esserci un guadagno.
Senza considerare che tutto sto bordello riguarda acquisti superiori ai mille euro (io la soglia l'avrei messa a 600 euro).
Ora io non so quante volte a voi (o ai vostri vecchi) capita durante l'anno, a me raramente. Magari per una vacanza ma quella già la pagavo con la carta visto che l'acquisto su internet.
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