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GameMaster
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Mentre siamo ancora in attesa di capire se i tanti errori arbitrali (gol di Muntari su tutti) saranno decisivi o meno per il campionato di serie A, sicuramente l'errore di ieri al Forum di Assago di Milano è stato totalmente decisivo in un'altro sport che rifiuta la moviola: la Pallavolo.
Succede che nella finale scudetto tra Lube Banca Macerata e Itas Diatec Trentino, vada in scena una delle più belle partite, ma anche una delle più beffarde, della storia del campionato italiano: siamo sul 2-2 nel conto set e 21-20 per Macerata al tie break (per i non avezzi al volley, il quinto e ultimo set si chiude a 15 o, in caso di parità, ai vantaggi, quindi capirete che la partita era ultra tirata). Attacca Cuneo con lo schiacciatore Kazinsky e l'arbitro chiama palla fuori dando così lo scudetto a Macerata. Ma...
Al minuto 7:58 potete notare come l'attacco del martello trentino sia nettamente in campo! Da notare che nella pallavolo ci sono 2 arbitri di gara + 2 giudici di linea per ogni lato del campo (6 arbitri totali!) e la palla rimbalza proprio davanti ad uno dei 2 giudici che prende una cantonata clamorosa!!!
Chi segue la pallavolo sa che l'errore più frequente degli arbitri è proprio quello di non vedere per bene se gli attacchi sono fuori o dentro (c'è da dire che la velocità della palla è impressionante!), mentre il secondo errore più frequente è il non vedere il tocco del muro: e infatti, nella finale di Champions di quest'anno, vinta dallo Zenit Kazan del nostro Valerio Vermiglio, succede esattamente questo: anche qui siamo sul 2-2, 16-15 Zenit: l'attaccante dei polacchi dello Skra tira una palla sulle mani esterne del muro (minuto 2:22):
L'arbitro (che è a 10 cm dall'azione) non vede il tocco, assegna punto e vittoria allo Zenit.
Insomma, meglio pensare al "mal comune mezzo gaudio" o cercare di rimediare dappertutto?
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