a.c.a.b.

Ovvero all cops are bastard. Molti avranno letto di quest'acronimo che nasce da una canzone punk anni 70 e che da circa un ventennio lega trasverslamente tifoserie nemiche, generazioni lontane (dalla 16enne vegetariana al 50enne affezionato ultrà), e che non è presente solo nel calcio ma anche in tifoserie di altri sport. Un unico denominatore comune l'odio verso le forze dell'ordine e la guerra contro di loro. Confesso la mia ignoranza ,prima di questa settimana non avevo mai sentito parlare di un movimento simile, ma ora vorrei capire il perchè, qualcosa ho letto, ma non risco a vedere oltre l'assurdità del tutto. E' chiaro tutti hanno sparato a zero su questa gente, ma nessuno si è chiesto come può un movimento tale nascere ed alimentarsi, va indagato il perchè di tanto odio, non i suoi effetti. Capire le radici dell'odio e da lì partire per combattere, ma non solo con la repressione che genera altro odio, ma anche con l'educazione, perchè qui si va oltre il semplice fatto sportivo, qui c'è una parte di popolazione che odia e combatte che ci assicura la protezione e il mantenimento dell'ordine e questo è un fatto gravissimo e pericoloso in una società.

molte volte questa gente è fomentata da altra che fa i complimenti a sentire che è stato picchiato un poliziotto!!!questo fa si che la gioventù con poca testa diventi così!!!su questo bisogna agire

io penso che piuttosto che fare ipocrisia e condannare solo a parole queste imbecillità, ognuno di noi dovrebbe essere capace e maturo di prendere le decisioni giuste sui propri comportamenti e non fare qualcosa per il solo spirito di gruppo o di emulazione. Se molti di voi hanno cominciato a fumare, ben consapevoli di quello che vale il fumo, è solo per spirito di emulazione. E se molti di voi continuano a seguire gruppi o amici che la pensano come quelli che scrivono acab, beh signori, le cose non miglioreranno mai. L'"uomo" si vede anche dalle rinunce, non solo dalle decisioni!

Nessuno sa che gli ultras di tutta Italia senza distinzione di categoria si riuniscono tra loro (circa una volta l'anno) e stilano un vero è proprio programma di intenti. I vari punti sono Ultras Liberi, Guerra agli Sbirri, Contro il Calcio Moderno, Solo la maglia. Questi sono grosso modo gli slogan che formano quello che loro definiscono ideale Ultras e che ogni domenica dalle curve di tutta Italia tentano, ahimé con successo, di proporre ai frequentatori dello stadio. Nessuno ha capito, o peggio ancora non vuol capire, che il male del calcio sono proprio gli ultras! Debellarli, come è successo in Inghilterra, vorrebbe dire finirla una volta e per sempre con la violenza negli stadi. riporto lo sfogo di un mio amico per allacciarmi ad uribe

concordo con ocram. io ripeto, ho lavorato 3 anni allo stadio S. Paolo di Napoli e qualcosa ne so. Altro che tifosi... Per favore!