|
|
Studiando per un esame di psicologia generale che, ebbene si, è previsto dal mio corso di specializzazione, mi sono imbattuto in un indovinello sul "metaragionamento", ossia sul ragionamento che ha per oggetto il ragionamento altrui. Questo tipo di ragionamento, forse inconsapevolmente, è usato da tutti noi costantemente nelle attività quotidiane ed è assai rilevante nelle interazioni sociali: in pubblico, infatti, buona parte del nostro comportamento è volto a far si che gli altri arrivino alla conclusione che le nostre attività sono legittime.
Vi faccio un esempio chiarificatore:
Un uomo indugia all'angolo di una strada guardando con ostentazione l'orologio che ha al polso e scuotendo spazientito il capo per far capire a tutto il mondo che sta aspettando qualcuno. Se ci pensate bene, l'uomo non ha alcun bisogno di controllare continuamente l'ora, ma così facendo egli rende plausibile in qualche modo la scena.
Egli ha ragionato dunque sui probabili ragionamenti degli altri (ecco il metaragionamento) e ha assunto un comportamento tale che essi pensino ciò che egli vuole che pensino (ossia che sta aspettando qualcuno).
Eccovi l'indovinello che vi pongo, dove è di fondamentale importanza il metaragionamento:
Tre uomini molto saggi, logici eccellenti, furono messi agli arresti dall'imperatore con l'accusa di sovversione. L'imperatore li sottopose al seguente esame: i tre uomini furono messi in fila, la faccia nella stessa direzione, e a ciascuno fu fatto indossare un cappello. Nessuno di essi poteva vedere il proprio capello, ma l'ultimo della fila (A) poteva vedere i due cappelli davanti a lui, quello in mezzo (B) poteva vedere il cappello davanti a lui, e il primo (C) non poteva vedere alcun cappello.
L'imperatore disse: " Se uno di voi saprà dirmi il colore del suo cappello, renderò la libertà a tutti e tre. I vostri cappelli sono stati tratti da un insieme di 3 cappelli bianchi e 2 neri. Ora chiederò a ciascuno di voi se sa dirmi il colore del suo cappello. Potete ripondere solo "si" o "non so".
A, che poteva vedere i due cappelli davanti a sè, disse: "non so". B sentita la risposta di A, disse: "non so". C sentì queste due risposte . Quale fu la risposta di C, che salvo sè stesso ed i suoi compagni avendo la certezza della risposta ?
|