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Fra i 4 e 5 mila abitanti di Salerno sono stati evacuati questa sera dopo la scoperta nella zona del Carmine di un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale che potrebbe esplodere. La bomba da 500 libbre, di fabbricazione inglese a a spoletta differenziata, è stata trovata oggi durante i lavori di scavo per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo in via Michelangelo Schipa. La Protezione civile in serata sta avvertendo anche con altoparlanti, gli abitanti della zona del Carmine che non hanno ancora provveduto ad allontanarsi dalle proprie abitazioni. Alle 23 erano ancora in molti a non aver rispettato l'ordine disposto dalle autorità per il concreto rischio di esplosione. Intanto nello stadio Vestuti, dove si sono concentrati numerosi sfollati, è stata allestita una tendopoli. Diversi cittadini sono ospitati da parenti o amici, altri saranno ospitati nelle scuole.
Traffico ferroviario bloccato. Gli artificieri temono che, a causa dello spostamento accidentale della bomba fatto da una pala meccanica, si sia attivato l'innesco chimico e la bomba possa esplodere nel giro di sei giorni. In prefettura è in corso un vertice presieduto dal prefetto Claudio Meoli, al quale partecipano il questore, i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, rappresentati della Protezione Civile ed il sindaco di Salerno. E' stato bloccato il traffico ferroviario fra Nord e Sud, in quanto i binari che immettono nella galleria Santa Lucia non sono molto distanti, in linea d'aria, dalla zona evacuata. Per il momento i treni provenienti dal nord vengono fatti fermare a Napoli, quelli in arrivo dal sud a Battipaglia. È probabile che venga disposto anche lo sgombero della clinica Tortorella, che si trova nelle vicinanze.
144 ore. Gli artificieri dell'Esercito al momento non possono tentare alcun disinnesco. Devono infatti in primo luogo capire se lo spostamento della bomba da parte di una pala meccanica abbia determinato l'innesco chimico. In tal caso non si potrebbe fare alcun intervento sulla bomba: l'esplosione di questo tipo di ordigni - spiegano gli esperti - avviene nel giro di 144 ore dall'innesco chimico. Solo dopo che sia trascorsa questo tempo (a decorrere quindi dallo spostamento avvenuto nel primo pomeriggio) gli artificieri potranno provvedere al disinnesco.
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