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C.V.D. sul governo e sulla politica
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C.V.D. sul governo e sulla politica

Autore: MaurizioCiccio -
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GameMaster

Il governo si taglia i tagli: ministri e sottosegretari rimborsati dal Fisco Un decreto dell'anno scorso decurtava gli stipendi pubblici superiori a 90 mila euro, a partire da gennaio 2011. Ma ora, rivela "Italia Oggi", una circolare del dicastero dell'Economia spiega che i membri dell'esecutivo sono esclusi, in quanto "non dipendenti". Le trattenute saranno quindi restituite "con la mensilità di novembre" A sentirla pare una notizia inventata dall’ufficio propaganda degli indignati: in piena crisi, tra manovre lacrime e sangue e in attesa del decreto sviluppo, lo Stato restituisce soldi ai membri del governo. A raccontarlo, e a documentarlo, è invece Italia Oggi. Il quotidiano economico riporta una circolare del ministero dell’Economia, che dispone, appunto, la restituzione di quanto è stato trattenuto dalle “paghe” di ministri e sottosegretari in base ai tagli decisi l’anno scorso suglio stipendi pubblici più alti. Il decreto legge 78 del 2010, che conteneva misure di “stabilizzazione finanziaria”, prevedeva che dal primo gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 le retribuzioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni superiori a 90.000 euro lordi annui fossero ridotti del 5 per cento per la parte oltre il “tetto”, e del 10 per cento per la parte superiore ai 150 mila euro. La riduzione è quindi entrata in vigore e ha pesato sugli stipendi degli statali dall’inizio dell’anno a oggi, ministri, viceministri e sottosegretari compresi. Ma ora, rivela Italia Oggi, la circolare numero 150 del l’11 ottobre 2011, diramata dalla direzione centrale dei sistemi informativi e dell’innovazione del Ministero dell’economia, spiega che chi siede al governo “ricopre una carica politica e non è titolare di un rapporto di lavoro dipendente”. Quindi a ministri e sottosegretari va restituito tutto quello che il fisco ha trattenuto quest’anno. Il rimborso arriverà a stretto giro di posta: “Sulla mensilità di novembre 2011”, promette la circolare, “si darà corso al rimborso di quanto trattenuto”. E’ lo stesso quotidiano a bollare la vicenda come “un inghippo legale, ma scandaloso”. E infatti l’indignazione monta in Rete, a mano a mano che la notizia viene ripresa dai siti e blog. Data l’aria che tira, checché dicano le norme, è difficile mandare giù il paradosso che a essere rimborsati siano proprio quelli che decidono i tagli, e tutti gli altri paghino. Qualcuno si rifugia nell’ironia: se i ministri non sono dipendenti, significa che sono “precari”. Il ministero dell’Economia, interpellato da ilfattoquotidiano.it, fa sapere che sta “procedendo alle verifiche”. Ecco l'articolo di ItaliaOggi : Articolo ItaliaOggi .. e poi mi venite a dire " tutti a criticare BLA BLA BLA e BLA ...." ...

Modificato da MaurizioCiccio il 21/10/2011 12:33:23

Autore: hugo.goal -
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Gaeta

tecnicamente credo proprio che abbia ragione la circolare del ministero... certo un gesto intelligente sarebbe quello di approvare un decreto che ponga rimedio alla questione....

Autore: MaurizioCiccio -
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GameMaster

eh già..... chissà chi l'ha scritta quella circolare..... mhmhmmhm fammi un po' pensare..... ora come ora nn mi viene in mente..... Hugo, non prendere in giro la tua intelligenza..... tecnicamente è gisto, ma chi è che fa le leggi?? o per meglio dire, chi sfrutta le leggi che decide di legiferare????

Autore: hugo.goal -
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Gaeta

Non ho detto che non hai ragione e cioè che non sia scandaloso, infatti il decreto da me invocato non credo che venga approvato...

Autore: lorcavenere -
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ragazzi, ma la questione è a monte. è scandaloso che sia il parlamento a decidere sullo stipendio e sulle tasse del parlamento. in uno stato di diritto si sarebbe posto rimedio in pochissimo tempo, magari affidando la decisione alla corte dei conti, svincolandola per nomine e controllo dal parlamento. o ancora meglio, perchè non si affidano queste decisioni al presidente della repubblica?

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