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L'ANALISI DI PASQUALE MONTESARCHIO

Analisi 4a giornata di serie A: IL CALCIO DEI SEMPLICI



Si è sbloccato!!! Finalmente, mi verrebbe la voglia di dire, perché non se ne poteva più. Sembrava che il Paese non aspettasse altro. Che poi lo abbia fatto con un “gollonzo”, poca importa. Sul secondo gol si è vista tutta la maestria di un campione che fa la cosa giusta al momento giusto. Un tiro secco all’angolino e partita messa in ghiaccio. La Juve ha mandato una cartolina agli avversari, con l’immagine di Ronaldo in primo piano e dell’ottavo scudetto consecutivo sullo sfondo. A mettere il francobollo ci ha pensato Douglas Costa! Sia ben chiaro, di episodi del genere ce ne sono stati e ce ne saranno sempre di più, in un mondo, quello del calcio, non frequentato proprio da educande. Ciò che davvero rattrista in questa brutta vicenda è il commento di Allegri che, come quei genitori convocati dal Preside per la condotta non proprio irreprensibile dei loro figliuoli tendono a giustificarli,si è limitato a dire che non bisogna cedere alle provocazioni.

Tornando alle “cose di campo”, non possiamo non rilevare come un turno che sembrava essere di transizione, si sia rivelato già ricco di sorprese. Recito subito il mea culpa per i pronostici sbagliati. Avevo previsto una facile vittoria del Milan e sappiamo come è finita. Più o meno la stessa cosa è accaduta con la Roma. L’Inter, invece, è un caso a parte, che andrebbe analizzato a fondo. Sui rossoneri c’è poco da dire: dopo un quarto d’ora  avrebbero potuto trovarsi sotto di due gol, senza poter dir nulla e invece, grazie al primo sigillo del Pipita (stimolato da CR7?), hanno rimediato un pareggio che oggi come oggi, equivale ad una mezza sconfitta. Continuo a pensare che questa squadra abbia ampissimi margini di miglioramento e che reciterà un ruolo da protagonista in questo campionato (i tifosi rossoneri sono autorizzati a qualsiasi gesto apotropaico). Vanno comunque riconosciuti i meriti anche al Cagliari, nel quale continua a brillare la stella del giovane Barella.
La Roma, insieme all’Inter, è la squadra che maggiormente sta deludendo in questo inizio di stagione. Una sola vittoria contro il Toro e poi poc’altro. Se contro l’Atalanta ne era stata comunque esaltata la capacità di recuperare da un doppio svantaggio, domenica è capitato il contrario. Come facilmente prevedibile, iniziano le prime contestazioni da parte della tifoseria. L’Inter è già ad 8 punti dalla Juve, pur avendo contro squadre non di primissimo livello. Purtroppo per i nerazzurri sembra un brutto film già visto. E domenica va in casa di una Samp che ha strapazzato in casa sua il Frosinone, il cui esordio in serie A nel nuovo stadio non ha portato granché bene. Duole dirlo ma un altro eventuale passo falso porrebbe Spalletti in una situazione delicatissima.
Dietro la Juve, resistono per ora il Napoli e la sempre più sorprendente SPAL, alle quali potrebbe affiancarsi l'eventuale vincente tra la Samp e la Viola nel recupero della prima giornata. Ancelotti sta cercando di trasformare il Napoli in una squadra camaleontica. Una squadra con diversi moduli di gioco, con gli interpreti meno legati ad un unico spartito. A dire il vero per ora, sul piano del gioco questa trasformazione non ha ancora dato gli effetti sperati. La squadra a tratti sembra ancora spaesata. Nonostante tutto e considerato il livello degli avversari fin qui incontrati, la classifica gli arride. Se il progetto tattico del buon Carletto andrà a buon fine, anche quest’anno gli azzurri potranno recitare un ruolo da protagonisti.
La vera sorpresa di queste prime 4 giornate, risiede a Ferrara. La SPAL, sulla scia del buon campionato disputato lo scorso anno, è partita a mille. Mister Semplici, destinato nei prossimi anni a sedere su una panchina importante, ha dato un’anima ad una squadra che sa sempre ciò che deve fare in campo. Ci sono poi elementi molto interessanti, a partire da Lazzari, passando per Cionek, il sempre utilissimo Kurtic per finire al duo d’attacco, Antenucci e Petagna, molto ben assortito. L’importante adesso sarà non pensare troppo in grande e restare con i piedi ben saldi per terra. Diversamente, quanto di buono fatto vedere sinora rischierebbe di restare solo un ricordo a fine stagione. 
Una segnalazione la merita anche il Genoa, che dovendo recuperare una partita, come la Samp e la Viola potrebbe essere virtualmente al secondo posto a 9 punti. Ancora un gol di Piatek, che ormai sembra averci preso gusto. Per il Genoa vale lo stesso discorso fatto per la SPAL: niente voli pindarici per non rischiare di cadere rovinosamente.
Si è confermato anche Meite’ del Toro. Un gol meraviglioso ad Udine per ribadire a tutti che lui in serie A ci sta benissimo. Posso sbagliarmi, ma credo che ci troviamo davanti ad un calciatore che negli anni farà parlare molto di se’ e che è destinato a qualche grande squadra europea. Il Toro è stato penalizzato da un arbitro fin troppo precipitoso nel fischiare un fuorigioco inesistente sul gol non convalidato a Berenguer (rendendo così di fatto impossibile l’intervento del VAR). Domenica i granata se la vedranno con gli azzurri di Ancelotti: ottimo banco di prova per testare le ambizioni della squadra di Mazzarri.
Per finire, va sottolineata l’importante vittoria esterna della Lazio contro una squadra molto ben attrezzata come l’Empoli. Il gol lo ha segnato Parolo ma è soprattutto grazie ad una prodezza allo scadere di Strakosha se sono arrivati i tre punti. Dopo un inizio traumatico contro le protagoniste della passata stagione, i biancocelesti hanno vinto due partite e ancora sono in attesa di Milinkovic Savic e Immobile

Con questo è tutto in attesa di una settimana con tre turni di campionato, al termine della quale avremo tutti le idee un po’ più chiare.

Pasquale Montesarchio
Fanta.Soccer



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