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RESOCONTO DI GIORNATA

Tra il sacro e il profano: l'evangelista Parolo, il chierichetto Cuadrado e l'angelo Crespo

Il Milan è in crisi. Parola di Parolo, Marco. No, non è un evangelista, ma un centrocampista del Parma che in questa stagione si è scoperto profeta del gol (5 reti in 9 partite e 2 assist) e ieri, nel nono turno della Serie A 2013-2014, con due marcature ha trafitto Gabriel che no, non è un arcangelo, ma il portiere di riserva del Milan. Questo inizio di stagione per i rossoneri è proprio un calvario, come ha dimostrato la sconfitta patita contro i Ducali, andati a segno anche col figliol prodigo Antonio Cassano. Balotelli, senza cresta, è assurto al ruolo di Sansone: perduta la chioma, svanita la potenza. 

E tra il sacro e il profano, mentre il Milan piomba all’Inferno, la Roma assurge al nono cielo del Paradiso. Dopo vi è solo l’Empireo di dantesca memoria. La nona vittoria consecutiva, però, porta la firma del giocatore che non ti aspetti, ossia Michael Bradley. Nonostante l’espulsione di Maicon, i giallorossi hanno più di un santo in Paradiso, ossia Morgan De Sanctis, portiere saracinesca con un solo punto di malus all’attivo da inizio stagione. Da queste parti si consigliava da tempi non sospetti di fare incetta di difensori giallorossi e di schierarli in gran copia. Soprattutto Leandro Castàn che, neanche a farlo apposta, è un Atleta di Cristo.

Come un moderno Lazzaro, pare essere resuscitato da un momento negativo Gonzalo Higuain che non segnava ormai da un bel pezzo. L’argentino ha crocefisso un buon Torino con due tiri dagli undici metri, davanti ai tanti tifosi del San Paolo che adesso staranno chiedendo a San Gennaro come poter raggiungere questa Roma imbattibile.

Già Roma, città papale, un Papa argentino che forse sta ispirando, oltre a miriadi di credenti e non in tutto il globo, anche i suoi connazionali che giocano nella massima serie: in gol pure Palacio (più assist) e Cambiasso per l’Inter e Carlos Tevez per la Juventus. Mentre Crespo, autore del gol che ha dato la prima vittoria stagionale al Bologna, è spagnolo, però di nome fa (José) Angel: non vogliamo essere blasfemi, ma i riferimenti ci sono tutti.

Non è avvenuto nessun miracolo, invece, a Catania, nonostante il cambio di allenatore e i numerosi giocatori argentini in squadra. La gara col Sassuolo si è conclusa con uno scialbo 0 a 0. E rischiava di restare inchiodata allo 0 a 0 anche la Lazio di Petkovic, poi il tecnico biancoceleste è stato folgorato sulla via di Damasco e ha inserito Miroslav Klose che ha sbloccato il risultato.

E cosa dire di Juan Guillermo Cuadrado e della sua doppietta con la quale ha steso un Chievo in evidente difficoltà? Non è dato sapere se il colombiano sia un fervente credente, ma ha iniziato a tirare calci nell’Atletico Uraba, società che ha tra i suoi fondatori un sacerdote. Stiamo parlando di un giocatore che merita la sua valutazione fantacalcistica, non certo trenta denari. Perché il colombiano non tradisce.

Già, il sacro si è mischiato col profano in questo nono turno di serie A, ma la mente già vola verso la prossima giornata, in un turno infrasettimanale che cade nella settimana di Ognissanti. Neanche a farlo apposta…

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