You are using an outdated browser. For a faster, safer browsing experience, upgrade for free today.
calcio
Serie A

Bruno minaccia Bonucci


juventus



Pasquale Bruno, ex difensore di Torino, Juventus e Fiorentina, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com lancia un attacco durissimo al centrale dei bianconeri Leonardo Bonucci.
 
"L'altra sera guardavo la Juve contro il Toro e vedere Bonucci protestare mi ha fatto pensare. Mi piacerebbe avere la possibilità di essere in campo oggi, in un Juventus-Torino contro Bonucci. Vederlo così tanto eccitato, euforico, pronto a protestare sempre, mi ha fatto immaginare Pasquale Bruno nel tunnel che da un pugno in faccia a Bonucci, gli spacca il labbro con cinque punti di sutura e così non parla per cinque mesi. E' insopportabile per il suo comportamento. Io ero antipatico, forse il peggiore di tutti, ma davo tanto e protestavo poco. E' il mio sogno nel cassetto. Mi dà fastidio e prendo come esempio il rigore dato contro il Bologna per un fallo su Morata. Mentre i giocatori del Bologna protestavano arriva Bonucci a dire all'arbitro che era rigore. Non esiste. Fossi stato un giocatore del Bologna mi sarei fatto cacciare subito. Gli avrei dato un pugno, è insopportabile il suo comportamento. Come giocatore lo discuto perché secondo me è un calciatore normale, ma l'atteggiamento, con le mani sempre alte a protestare. Anche Rocchi nell'ultima partita quando lo ha ammonito gli ha detto 'non iniziare a protestare', quindi anche loro lo sanno che protesta ma non fanno niente".
 
Bruno è deluso dal calcio italiano: " Per me guardare il calcio inglese è una consolazione, perché tutti i giocatori in campo corrono sempre. Anche in portieri. Poi guardo la Serie A e mi viene la depressione, è una noia mortale. Colpa anche degli arbitri che fischiano ogni due secondi. Tanto vale istituire le regole del calcetto. I giocatori che arrivano in Italia sono scarsi e scarti. Cuadrado e Jovetic non a caso hanno giocato pochissimo. In Italia se non si cambia registro per intensità e velocitàil nostro calcio morirà tra poco. Siamo poco competitivi in Europa. Il calcio deve essere messo in mano a persone che sanno di calcio, a grandi calciatori. Non posso pensare al calcio italiano senza Paolo Maldini, Roberto Baggio o Franco Baresi. C'è una casta che comanda. Tavecchio? Impresentabile anche solo per quello che dice. A me però dispiace dire certe cose perché ci sono persone che pagano ancora un biglietto per continuare a soffrire per la propria squadra. La cosa che odio del calcio italiano è che le ultime cinque partite sono tutte finte".

Sportal.it - www.sportal.it
Copyright SPORTAL Tutti i diritti riservati




Ultimi risultati
chiudi