Il caso Icardi è chiuso, quello De Boer in standby. Intervistato da Sky Sport poco prima della delicata partita di Europa League contro il Southampton, il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio non ha potuto fare a meno di tornare sulla bufera sollevata dalla biografia dell’argentino, seppur con toni più rilassati rispetto a quelli di domenica:

“Il caso è chiuso, Mauro ha cinque anni di contratto, direi che non ci sono altre parole da aggiungere. La multa? Non dirò mai quale è la cifra, ma insieme alla multa ci sono tante altre cose che contano, il comportamento, la dichiarazione e altre cose d’ora in poi Mauro dovrà assolutamente rispettare”.

Insomma, vietato sbagliare sul piano comportamentale, così come a De Boer non saranno più concessi altri passi falsi sul campo: “L’Inter deve ragionare partita dopo partita, in situazioni come queste giocare ogni tre giorni permette di riscattarsi, dobbiamo approfittarne. Il mister sapeva di dover trovare delle difficoltà, ne avrebbe trovate anche un allenatore italiano o proveniente dal nostro campionato" ha aggiunto Ausilio.

Chiusura sulla difficoltà per i dirigenti italiani, compreso il vice-presidente Zanetti, di fare le veci della proprietà non rappresentata in Italia: ”Sono appena arrivati da tre mesi, ma ci sono sempre molto vicini. Lunedì abbiamo deciso noi la linea da prendere con Icardi. È normale, se parliamo di quello che era con Moratti parliamo di un presidente che vive a Milano, che è la storia di Milano, che è qui tutti i giorni. Ma ciò non vuol dire non poter essere un’ottima Inter anche con questo tipo di organizzazione”. 

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