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"Il club è stato escluso dal processo, la sua responsabilità per l'operato di Moggi è al massimo oggettiva, da punti di penalizzazione: ridargli i titoli compenserebbe la B, ormai espiata..."
Teresa Casoria, presidente della giuria , ha escluso la Juventus dal processo di Calciopoli: essendo procedimento soltanto penale, il dibattimento riguarderà esclusivamente le responsabilità individuali dei singolisoggetti coinvolti e non quella oggettive attribuite al club bianconero. La Juventus esce così di scena: non ci potrà essere nei suoi riguardi alcuna delle richieste risarcitorie avanzate dal club, associazioni di consumatori o privati cittadini. L'Avvocato Paco D'Onofrio ci ha mandato il suo parere su questa vicenda.
Come ho avuto modo di anticipare nel corso di alcuni interventi pubblici resi all'indomani dell'inizio del processo di Napoli, le questioni lasciate irrisolte dalla frettolosa giustizia sportiva dell'estate del 2006 sarebbero riemerse presto, ben prima dell'ultimo grado di giudizio penale.
In effetti è dato recente che i giudici (statali, a differenza di quelli sportivi che non appartengono all'ordinamento giudiziario), sulla base di un'ampiezza di prove indubbiamente inesistenti nel momento in cui si è celebrato Calciopoli davanti agli organi della Figc, ha deciso di estromettere dal processo la Juventus, sollevandola da eventuali responsabilità risarcitorie ed asservando la nota e ricorrente tesi della società che, nella rinnovata gestione, si è sempre dichiara e professata quasi "vittima" del presunto travalicamento di mansioni che il suo ex Direttore Generale, Luciano Moggi, avrebbe perpetrato nel tempo.
Tralasciando ogni questione sul punto, anche nel rispetto del processo che si sta celebrando, non può può tuttavia non sottolinearsi che al momento, sulla base di quanto deciso dal collegio partenopeo, non è dato rinvenire alcun profilodi responsabilità del clubbianconero, che, quindi, esce dall'agone processuale.
Gli scudetti revocati alla juventus andrebbero riassegnati quale effetto reversibile (ormai la retrocessione in B è stata effettivcamente espiata) di una pronuncia della giustizia sportiva che si è fondata su un erroneo presuppostodi fatto. Si ricorderà infatti che l'accanimentosanzionatorio della Figc nei confronti della società bianconera si spinse oltre la semplice attribuzione di punti di sqaulifica (come per altre tre squadre coinvolte), ma si decise di retrocedere la squadra appena divenuta Campione D'Italia, revocandole anche lo scudetto conquistato nel corso di un campionato non sottoposto ad procedimento disciplinare.
La non convincente gestione del processo sportivo in termini di garanzia costituzionali e diritti della difesa, nonchè l'applicazione delle massime sanzioni possibili trovarono giustificazione nell'argomento federale secondo cui la Juventus andasse punita con severità esemplare perchè aveva beneficiato ed avallato un sistema di corruzione arbitrale.
Non è così, a meno che non si consideri più attendibile un giudice sportivo rispetto ad un Tribunale della Repubblica.
Peccato che QUESTE notizie passino in secondo piano,vista la gogna mediatica che c'è stata solo pochi anni fa...
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