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Berlusconi chiama Ibra e Ancelotti
"Ho sentito Carlo e l'ho trovato bene. E' un vincente e ci dirà di sì. Mi affascina anche il ritorno dello svedese", ammette l'ex Cavaliere.
Silvio Berlusconi chiama Zlatan Ibrahimovic e Carlo Ancelotti per risollevare il Milan e, una volta ancora, scarica Filippo Inzaghi.
"Ho sentito Ancelotti e l'ho trovato tonico, con la solita voglia di vincere - ha esordito il patron del Diavolo ai microfoni di 'Mediaset Premium' -. Lui è un vincente, ha vinto ovunque abbia allenato. Ora deve subire un piccolo intervento e poi prenderà la sua decisione. Non voglio prendere in esame altre possibilità senza Ancelotti, lo faremo se non dovesse arrivare. Ma tanto arriverà".
La decisione del tecnico emiliano è attesa per mercoledì 3 giugno. "Ci teniamo perché io e Galliani gli vogliamo un bene dell'anima, ma anche perché andando in giro per la campagna elettorale tutti i milanisti che mi hanno incontrato mi hanno raccomandato di far tornare Ancelotti", ha proseguito l'ex Cavaliere, che ha usato parole certo meno tenere per l'attuale allenatore: "A inizio stagione io e Galliani pensavamo di avere un Milan da Champions League, avevamo addirittura due squadre titolari. Ma non siamo stati in grado di esprimere un gioco. E, dopo aver subito troppi infortuni, è anche subentrata la demoralizzazione".
Berlusconi ha anche fatto il punto sulla trattativa con Bee Taechaubol: "Dicono che sia pronto a versare un miliardo per l'intero pacchetto, così mi hanno raccontato. Ma io non ne so nulla e non ho avuto modo di verificare. Ma l'intenzione della mia famiglia non è di vendere, vogliamo trovare un socio che ci aiuti a tornare grandissimi. I tifosi mi chiedono di sganciare i milioni, come ho sempre fatto. Mi pare di ricordare che siano stati 62 tre anni fa, 72 due anni fa e 102 l'anno scorso. Ma questo ora non basta più, perché ci sono i petrodollari. Sembra di giocare al Monopoli, per questo sto cercando qualcuno che mi aiuti".
E che magari contribuisca a realizzare un vero e proprio sogno. "Mi affascinerebbe il ritorno di Ibrahimovic. E' un soggetto molto difficile da dominare e per stargli dietro occorre pazienza. Ma in campo è magnifico", l'ammissione di Berlusconi. Che vorrebbe riunire due nomi diventati in tempi diversi leggende rossonere (Ancelotti e Ibrahimovic) e che si sono conosciuti benissimo al Paris Saint-Germain.
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